Male l’industria italiana a settembre. Secondo gli ultimi dati pubblicati dal Centro studi di Confindustria, il mese scorso la produzione media giornaliera del nostro Paese è calata dell’1,2% su base annua, dopo il calo ancora più pesante registrato in agosto (-2,7%). Nel complesso, rispetto al picco registrato nel luglio 2008, prima della crisi, il livello di attività rimane inferiore del 18,5%.
Nel confronto con i minimi di marzo 2009 è stato comunque recuperato il 10,3%. A settembre inoltre l’attività è diminuita dello 0,6% su agosto, quando invece si era registrato un incremento dello 0,3% sul mese precedente. Migliori notizie sul fronte degli oridni, dove la variazione sui dodici mesi è stata del +0,1% in settembre, rispetto al -0,7% del mese precedente. Su base congiunturale il calo è stato dello 0,5% rispetto ad agosto, mese in cui a sua volta gli ordini erano diminuiti dello 0,3% rispetto a luglio.
Quanto ai dati trimestrali, fra luglio e settembre il Csc stima una discesa della produzione pari all’1,4%, dopo il miglioramento nel secondo trimestre (+1,2%) e la lieve diminuzione nel primo (-0,2% sul quarto 2010). Fra ottobre e gennaio si profila una dinamica ancora negativa.
La variazione ereditata dal periodo precedente è di -0,3% e le tendenze rilevate dall’indagine Istat sulla fiducia delle imprese manifatturiere sono in peggioramento: a settembre il saldo dei giudizi sugli ordini è sceso ai minimi da un anno (a -27, da -21), specie quello relativo alla domanda interna (a -30, il più basso dal luglio 2010). Le attese di ordini (saldo a 2) e produzione (-1) sono tornate sui livelli di settembre 2009. Una netta diminuzione della domanda è stata rilevata anche nell`indagine Pmi: indice dei nuovi ordini a 45,1 da 44,0 di agosto.