Il 68% di un gruppo di 40 investitori ha affermato che il Brasile è la nazione con le migliori prospettive per i prossimi tre anni, grazie alla rapida crescita della sua classe media e all’ espansione del suo ruolo nell’economia globale. Seguono la Colombia, con il 38% delle preferenze, il Cile (25%) e il Messico (25%). Gli agenti interrogati amministrano, in totale, 57,3 miliardi di dollari in tutta l’America latina.
Il Paese che presenta le peggiori prospettive in Borsa è l’Argentina, con un 40% delle menzioni. Secondo gli intervistati, le ragioni di questa sfiducia sono l’instabilità politica, i problemi legati alla valuta di cambio, oltre il disimpegno nei confronti degli investitori mostrato in passato e i bassi standard dei governi corporativi. Seguono il Venezuela (38%) e il Perù (25%). Solo il 5% degli intervistati considera il Brasile il Paese meno promettidore.
Gli investitori assicurano che il Brasile è anche il Paese che ha i migliori standard di relazioni con gli investitori e che le imprese del Novo Mercado sono quelle che hanno i migliori governi corporativi della regione. Quello che viene maggiormente valorizzato è la protezione degli investitori minoritari e il fatto che molte imprese hanno un solo tipo di azioni. Invece le società brasiliane che si trovano fuori di questo mercato sono quelle offrono le condizioni peggiori nell’area latinoamericana, con un 23% di preferenze.
Per le società di tutta l’America del sud in generale, gli investitori suggeriscono di migliorare la diffusione di informazioni, di provvedere materiale in inglese e aumentare l’accesso al management.
Fonte: Americaeconomia
