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Finmeccanica, Udc: “Tremonti intervenga per salvarne la credibilità”

In seguito alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto i vertici del gruppo e al conseguente crollo in Borsa della partecipata statale, i deputati Carra e Pezzotta hanno presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia per chiedergli di “adottare iniziative per limitare ulteriori danni di immagine e ricadute economiche negative sulla società”.

Il governo intervenga a tutela dell’immagine e della credibilità di Finmeccanica e delle relative ricadute economiche. E’ questo l’appello che rivolgono a Tremonti i deputati Enzo Carra e Savino Pezzotta. I due esponenti dell’Udc prendono spunto dalle recenti vicende che hanno coinvolto i vertici del gruppo sottolineando che “la questione morale che sta investendo la società pone quesiti sul suo futuro”.

Nell’interrogazione al ministro dell’Economia si percorrono le tappe delle inchieste che coinvolgono Finmeccanica: gli appalti ottenuti dall’Enav, la presunta attività di riciclaggio per l’acquisizione della Digint da parte di Gennaro Mokbel, quindi le inchieste di due magistrature, quella napoletana e quella barese, a seguito delle ipotesi di corruzione internazionale nell’acquisizione di commesse militari in America Latina.

“La società Finmeccanica è controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze al 32% ed è la principale società partecipata capace di investire in ricerca, con la quale il Governo riesce a fare politica estera, oltre ad occupare circa 76 mila dipendenti”, rimarcano Carra e Pezzotta. I deputati chiedono quindi a Tremonti “se non ritenga opportuno, tenuto conto del deprezzamento del titolo Finmeccanica sui mercati borsistici a seguito delle vicende citate, adottare idonee iniziative volte a limitare il danno di immagine, di credibilità e le ricadute economiche negative per la partecipata Finmeccanica”

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