Si bloccano le trattative per la vendita di Avio. Quelle fra i possibili acquirenti e Cinven, il private equity proprietario dell’azienda aerospaziale, si sono arenate sul prezzo dell’operazione. Forti anche i timori per una possibile interferenza politica di fronte alla prospettiva dell’acquisto di una società italiana da parte di un gruppo straniero.
Il fondo avrebbe voluto incassare 3,5 miliardi di euro senza ricorrere a un’Ipo. Nella lista delle aziende interessate figurano Safran, General Electric, German Mtu e gruppi di private equity come Bain, CVC e Clayton Dubilier & Rice. “Cinven resta concentrata sull’Ipo nel 2012 – spiega una portavoce della società -. Non ci sono negoziati concreti al momento e verosimilmente nessun accordo imminente sta per essere siglato”.
Nonostante le condizioni poco favorevoli dei mercati, le autorità italiane preferirebbero che Avio si quotasse a Piazza Affari. Questa soluzione, infatti, permetterebbe allo Stato di mantenere un certo controllo sulla società, attraverso Finmeccanica e la Cassa Depositi e Prestiti, partecipate pubbliche che detengono una quota nel capitale di Avio.