Francesco Giavazzi non molla su Banca d’Italia e torna alla carica. Con un appello sulla prima pagina del “Corriere della Sera” l’economista della Bocconi ed editorialista del quotidiano diretto da Ferruccio de Bortoli invita esplicitamente il direttore generale del Tesoro, Vittorio Grilli, di cui è amico di vecchia data, a fare un passo indietro e a ritirare definitivamente la sua candidatura alla guida della Banca d’Italia.
Scrive Giavazzi: “Abbia un po’ di amor proprio, professor Grilli: per proteggere la sua immagine e la sua reputazione, è giunto il momento che si sottragga al gioco perverso” che si sta imbastendo attorno alla successione di Mario Draghi alla testa della Banca d’Italia. “Dica – aggiunge Giavazzi all’indirizzo di Grilli – che non accetta di essere candidato alla posizione di Governatore solo perchè è milanese e amico del ministro Tremonti”.
Giavazzi, che ribadisce la sua preferenza per la nomina interna in Banca d’Italia del dg Fabrizio Saccomanni, si rivolge anche al premier e scrive: “Se Berlusconi non vuole dare l’impressione di avere perso del tutto il controllo del suo governo, faccia la proposta che ritiene giusta (per Banca d’Italia) e se non c’è l’unanimità poco male”. L’importante è far cessare al più presto lo spettacolo indecoroso che l’Italia sta dando agli occhi di tutto il mondo e dei mercati.
