A luglio il deficit commerciale degli Stati Uniti ha subito il calo maggiore degli ultimi due anni e mezzo. La riduzione è stata del 13,1%, dai 51,57 miliardi di dollari registrati a giugno fino a quota 44,81 miliardi. I dati sono stati comunicati dal dipartimento del Commercio di Washington.
Gli analisti avevano previsto un calo ancora maggiore, fino a quota 51,0 milioni. Senza tener conto dell’inflazione, le esportazioni statunitensi sono cresciute del 3,6% (fino a 178,04 miliardi di dollari), mentre le importazioni sono diminuite dello 0,2% (222,84 miliardi di dollari).
Nello specifico, le importazioni di beni petroliferi sono scese a 29,31 miliardi di dollari dai 31,45 miliardi di dollari di giugno, mentre l’import dei beni energetici è crollato da 39,38 a 37,17 miliardi. Il deficit con la Cina è aumentato dell’ 1,1% (a 26,96 miliardi di dollari), il livello più alto dallo scorso settembre, quello con il Messico è invece calato del 23,4% a 4,90 miliardi di dollari e quello con l’Eurozona del 13,4% a 7,72 miliardi di dollari.
