Un accordo tra soci italiani e francesi su Edison entro il 15 settembre, quando scadranno i patti parasociali che regolano la governance dell’azienda? Non ci crede Giuliano Zuccoli, presidente del consiglio di gestione di A2A, la multiutility capofila dei soci italiani di Edison.
“E’ improbabile che entro il 15 settembre, come previsto, si arrivi a una conclusione definitiva – ha dichiarato -. Ritengo anche improbabile, se si apre il tavolo, che si arrivi a un braccio di ferro fra il Governo italiano e Edf”. E’ il colosso energetico francese che, già azionista di Edison, ne vuole prendere il controllo definitivo.
Nella sostanza, Zuccoli apre una proroga sulla scadenza dei patti per dare il tempo anche al Governo italiano di capire meglio quali mosse prendere su Edison. “Il fatto che il ministro Paolo Romani – ha sottolineato il presidente del consiglio di gestione di A2A – stia prendendo in mano il dossier con determinazione mi fa pensare che si arrivi a una conclusione condivisa fra Italia e Francia”. Il problema è quando.
Le parole di Zuccoli sono arrivate prima del comitato di gestione di oggi di A2A, dedicato a un’informativa sullo stato delle trattative sulla ristrutturazione di Foro Buonaparte. Edison è il secondo produttore di energia elettrica italiano.
Edison, intesa improbabile prima del 15 settembre
Secondo Zuccoli, presidente del consiglio di gestione di A2A, la multiutility capofila dei soci italiani di Edison, “è improbabile” che si arrivi come previstro prima del 15 settembre a un accordo con i francesi di Edf per il riassetto del secondo produttore di energia elettrico italiano.