Forti vendite sulle Piazze europee: Milano amplia le perdite e cade del 3,48%, a 15.395,21 punti e guida la discesa dei listini. Il Dax perde il 3,12%, il Ftse 100 l’1,85%, il Cac il 2,33% e l’Ibex il 2,50%. Dopo la partenza negativa, è aumentata la pressione sui titoli sia finanziari che ciclici. Molteplice il fronte di preoccupazioni che ha scatenato le vendite. Uno solo il comune denominatore: recessione. Dagli Usa tornano in pista nuovi timori sulla liquidità delle banche europee, rilanciati da un articolo del Wall Street Journal. Le Fed, riporta il quotidiano, sta intensificando le indagini sulle filiali Usa delle banche europee per saggiare la loro capacità di rifinanziarsi.
C’è poi l’agghiacciante sentenza di Morgan Stanley: “l’economia globale è pericolosamente vicina alla recessione”. Ma anche i malumori per il duo Sarkozy-Merkel che dopo aver detto no agli eurobond ha gelato le piazze finanziare europee con la Tobin Tax, (che penalizza i titoli e i listini più esposte al trading come Lse e Deutsche Borse) e avanzato la proposta di legare i fondi Ue alla riduzione del deficit. Si aggiungono poi i bisticci interni alla Fed dove continua l’opposizione di alcuni banchieri centrali alla linea di Ben Bernanke di tenere i tassi vicini allo zero fino al 2013.
Nel pomeriggio sono attesi alcuni dati macroeconomici dagli Usa: l’inflazione di luglio, le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione , l’indice anticipatore di luglio, l’indice della Fed di Philadelphia ad agosto e le vendite delle abitazioni esistenti di luglio.
A MILANO PESA LA GALASSIA AGNELLI
TORNANO LE VENDITE SULLE BANCHE
Il Ftse MiB arretra sotto i colpi dei titoli dell’auto: Fiat, dopo essere stata sospesa, cede ora il 7,53%. Il Lingotto paga i timori di recessione ma anche alcune difficoltà legate alle vendite della 500 in Usa e al rischio revisione dell’alleanza con Tata in india. Fiat Industrial perde il 6,48%, Exor il 5,04%.
Male anche Pirelli, che ieri aveva guidato i rialzi, che perde il 4,66%. Brembo cede il 3,63%.
I timori di recessione scatenano le vendite anche sui titoli delle costruzioni: Buzzi Unicem perde il 3,73% e Impregilo il 4,30%.
Tra le banche guida i ribassi Intesa Sanpaolo in calo del 5,39% mentre Unicredit cede il 3,58% tornando sotto quota un euro.