All’indomani del vertice franco-tedesco le Borse europee si muovono incerte, in recupero però dai minimi della mattinata: il Ftse Mib ormai si trovava a +0,4% intorno alle 13. Positivo anche il Cac 40 (+0,13%) a Parigi, mentre cedono gli altri listini. Il vertice fra Sarkozy e la Merkel, che ha detto no agli eurobonds e al rafforzamento del fondo Efsf, ha deluso i mercati e non ha risolto i timori sulla crescita e sulla crisi del debito che sono tornati a far da padrone sui mercati dopo il dato deludente sul Pil trimestrale tedesco, che ha spento il tentativo di rimbalzo delle Borse iniziato giovedì scorso.
L’ipotesi di tassa sulle transazioni finanziarie avanzata da Angela Merkel e Nicolas Sarkozy colpisce in Borsa i titoli delle piazze finanziarie Lse (-4,54% dopo un crollo fino al 7%) e Deutsche Borse (-4% dopo un crollo finoal 7,3%) che potrebbero vedere ridursi le commissioni da transazioni finanziarie. Nel frattempo le Borse asiatiche chiudono contrastate: Hong Kong +0,38%, Shangai -0,26%, l’indice Shenzen -0,58%. In mattinata i futures Usa segnavano un’apertura di Wall Street in leggero ribasso per poi passare in territorio positivo. Sul fronte dei dati macro americani oggi sono attesi l’indice prezzi alla produzione di luglio e le scorte settimanale di petrolio e derivati. In Europa intanto è stato diffuso il dato sulle richieste di sussidi alla disoccupazione in Gran Bretagna che ha superato le attese degli analisti e che ha segnato il maggior rialzo dal maggio 2009 (+37.100 richieste su base mensile). Scende invece l’inflazione a luglio nei paesi dell’Eurozona al 2,5% dal 2,7% di giugno. Su base mensile i prezzi sono diminuiti dello 0,6%. Nell’Unione europea a 27 l’inflazione è invece al 2,9% contro il 3,1% di giugno.
BANCARI IN ORDINE SPARSO
ANCORA VENDITE SU FIAT
A Piazza Affari il Ftse Mib è appesantito soprattutto dagli industriali mentre le banche si muovono in ordine sparso. Sul settore finanziario è ancora in vigore il divieto di vendite allo scoperto deciso dalla Consob in coordinamento con l’autorità europea, Esma, lo scorso venerdì. Sono in progresso la Popolare di Milano (+1,85%), Mediolanum (1,41%), Banco Popolare (+1,03%), mentre scendono Mps (-0,50%), Intesa (-0,23%), Unicredit (-1,24%) e Ubi (-1,14%). Ancora vendite su Fiat (-1,93%), penalizzata dalle attese sulle minori vendite di 500 negli Usa rispetto ai target e da una possibile revisione dell’alleanza con l’indiana Tata. In calo Stmicroelectronic (-2%) sulla scia della revisione al ribasso delle stime di vendita 2012 da parte del colosso dei computer Dell. Le revisioni al ribasso dei target 2011 e la deludente trimestrale della danese Carlsberg penalizzano invece Campari (-2%). Male anche Impregilo e Mediaset. Oscillano intorno alla parità Enel Green Power (+ 0,07%) e Snam Rete Gas (+ 0,06%). In parziale recupero Terna (+1,84%) mentre Enel (-0,11% )è penalizzata dal taglio di Hsbc del target price a 4 euro da 4,70, con giudizio invariato neutral.