La ripresa economica nell’area euro rallenta, secondo il rapporto mensile di Banca d’Italia e del centro studi Cepr: Eurocoin frena per il secondo mese consecutivo, portandosi ora allo 0,45%, rispetto allo 0,52 del mese precedente. Il valore corrisponde a un tasso annuo di crescita economica “appena inferiore al 2 per cento”, dice il dossier.
L’indebolimento di luglio riflette prevalentemente “il peggioramento della fiducia delle imprese e le spinte al ribasso provenienti dall’andamento dei corsi azionari e dall’ampliarsi degli spread tra tassi di interesse a lungo e a breve termine”, spiegano Bankitalia e Cepr.
La stima Eurocoin (€-coin) è ottenuta sfruttando un vasto insieme di serie storiche macroeconomiche (quali, ad esempio, gli indici di produzione industriale, i sondaggi congiunturali, gli indicatori di domanda e gli indici di borsa). Data la sua tempestività, afferma Bankitalia, “l’indicatore precede di alcuni mesi l’uscita del dato ufficiale sulla crescita del PIL rilasciata dall’Eurostat e si caratterizza per le sue buone proprietà anticipatrici del tasso di crescita del PIL trimestrale al netto delle componenti erratiche e di breve periodo”.