Le misure di austerità di bilancio su cui sono chiamate a impegnarsi le principali economie avanzate potranno avere un pesante impatto sulla crescita economica nel breve periodo. Ad affermarlo è Christine Lagarde, direttore del Fondo monetario internazionale, in un convegno a New York. Secondo le stime del Fmi, tagliare di un punto il rapporto deficit-Pil “può abbassare la crescita economica di mezzo punto percentuale su due anni”.
“L’impatto dei piani di risanamento dei conti pubblici sulla crescita economica sarà probabilmente negativo sul breve periodo. Per questo sarebbero benvenute misure che venissero approvate oggi, ma attuando la riduzione dei deficit solo in futuro, quando la ripresa economica sarà più robusta”. “Nel lungo termine – ha aggiunto tuttavia Lagarde – la riduzione del debito può rafforzare il prodotto, favorendo un abbassamento dei tassi di mercato e creando i margini per tagliare i tassi di interesse ufficiali”.
Il direttore del Fmi si è espressa anche riguardo alla crisi greca e alla necessità degli Stati Uniti di aumentare il tetto del debito. “L’Eurozona deve mettere in atto rapidamente il piano per contrastare la crisi del debito. L’accordo raggiunto la scorsa settimana dai leader europei è stato accolto bene, ma è necessario che gli impegni presi al vertice siano implementati al più presto”. Anche gli Stati uniti devono immediatamente darsi da fare per risolvere immediatamente il problema del braccio di ferro parlamentare sui limiti al deficit di bilancio. “Un eventuale shock di bilancio negli Stati uniti – ha ammonito Lagarde – potrebbe avere gravi ricadute sul resto del mondo”. Gli Stati Uniti devono avere presto un piano di consolidamento di bilancio e puntare su una ripresa dell’occupazione. “Spero – ha concluso – che il coraggio politico dimostrato dai leader europei trovi presto seguito negli Stati Uniti con il varo di una forte azione sul bilancio”.
