“Scegli chi vuoi eliminare dalla casa del Grande Fratello”, ma sappi che la tua telefonata potrebbe essere inutile. Il più famoso e chiacchierato reality show della televisione entra nel mirino dell’Antitrust, che su segnalazione del Codaconds e dell’Unione nazionale consumatori ha indagato a fondo i meccanismi del televoto. E ha scoperto che qualcosa non quadrava. Per questa ragione l’Authority ha inviato una multa da 60mila euro a Rti (Reti Televisive Italiane), la società responsabile della trasmissione di Canale 5.
Nel dettaglio, il caso riguarda le scritte che comparivano in sovrimpressione quando la la conduttrice del programma annunciava l’aperura del televoto. Sembra che Rti abbia “omesso informazioni rilevanti”, come si legge nell’ultimo bollettino settimanale dell’Autorità. L’azienda non ha infatti predisposto alcun sistema di controllo sulla provenienza delle telefonate. Questo significa che, volendo, le persone interessate materialmente all’andamento del programma avrebbero potuto ingaggiare dei call center per inondare la redazione di voti e quindi influenzare in modo decisivo l’andamento del reality.
Il tutto senza incontrare alcuna opposizione da parte di Rti. D’altra parte c’è da capirli: ogni singola telefonata valeva un euro. Una cifra piuttosto alta per pochi secondi di chiamata. Peccato che i telespettatori non ne sapessero nulla. Venivano indotti a spendere soldi per televotare “sulla base dell’erronea convinzione che ciascun utente avesse identiche possibilità di incidere sulla selezione del vincitore”, chiosa l’Antitrust.