GATTUSO CHIAMA KAKA’, MA IL BRASILIANO FRENA.
IL SOGNO SI CHIAMA CESC FABREGAS.
AQUILANI VIOLA = MONTOLIVO ROSSONERO?
“Chi vorrei come Mister X? Non ho dubbi, Kakà…”. Firmato, Gennaro Gattuso. Dalle colonne del Corriere dello Sport, il guerriero rossonero ha lanciato quella che, forse, è solo una provocazione, ma di certo rappresenta la volontà di milioni di tifosi milanisti: rivedere Kakà con la maglia del Milan. “Mourinho non lo vuole più – ha proseguito Rino – e sono convinto che Galliani e Ricardo troverebbero sicuramente un accordo”. Ora, dopo le parole di Gattuso, i tifosi sognano il clamoroso ritorno di Kakà, anche se l’ex pallone d’oro, in un’intervista al quotidiano madrileno “As”, ha raffreddato un po’ la pista: “Mourinho vuole che io resti, dopo due stagioni andate male, questa potrebbe essere quella giusta per esplodere nel Real Madrid”. Verità o parole di circostanza? Il dubbio resta. Ma, al di là delle congetture, la trattativa sarebbe davvero possibile? La risposta è sì, ma di certo non sarebbe semplice. Il Real Madrid, nell’estate del 2009, pagò ben 67 milioni per acquistare il brasiliano, e, per quanto oggi Kakà si sia svalutato (negli ultimi due anni ha passato più tempo in infermeria che in campo), Florentino Perez non potrebbe certo permettersi di regalarlo. Ecco perché, nonostante Mourinho non punti minimamente su di lui, Kakà non è mai stato al centro di trattative di mercato. Il cartellino dunque potrebbe essere un problema, anche se il Milan potrebbe proporre al Real Madrid un prestito con diritto di riscatto. Una formula che andrebbe bene sia ai rossoneri (in caso di flop, Galliani rispedirebbe il brasiliano al mittente) che agli spagnoli (se Kakà si rivalutasse, Florentino potrebbe cederlo ad una bella cifra, o, al massimo, se lo ritroverebbe in squadra completamente rimotivato). Insomma, l’idea c’è, come ammesso anche da Galliani lo scorso 12 luglio, anche se il Sogno (con la S maiuscola) si chiama Cesc Fabregas. Lo spagnolo dell’Arsenal, seppur in modo diverso rispetto a Kakà, infiammerebbe gli animi del popolo rossonero, e, cosa non certo secondaria, sposterebbe pesantemente gli equilibri tecnici anche in campo europeo. Fabregas è sempre in trattativa con il Barcellona, club dove è cresciuto e vorrebbe tornare, ma, negli ultimi tempi, i contatti tra catalani e Gunners si sono diradati. Che Adriano Galliani ne stia approfittando?
Mister X a parte, sembra ormai scontato l’arrivo in rossonero di Riccardo Montolivo. A conferma di ciò, la Fiorentina continua ad acquistare centrocampisti. Dopo Munari e Lazzari, ieri si è avvicinato moltissimo anche Alberto Aquilani. Il giocatore, che sembrava destinato a restare a Liverpool, ha trovato l’accordo con Pantaleo Corvino (contratto di 5 anni a cifre da top player). Ora resta da formalizzare il contratto con i Reds, ma quel che è certo è che a Firenze, non c’è più posto per Montolivo. Che dunque andrà via, e per giunta, a prezzo di saldo (si parla di 6 – 7 milioni). Un affare sia tecnico che economico, che il Milan non ha nessuna intenzione di lasciarsi scappare.
JUVENTUS – VILLARREAL, BRACCIO DI FERRO PER ROSSI.
SALGONO LE QUOTAZIONI DI VUCINIC, MA OCCHIO A FERGUSON…
CEDUTO MELO, ORA TOCCA A SISSOKO.
Giuseppe Marotta è stato molto chiaro: “Da parte dei venditori, c’è la tendenza ad imporre dei prezzi. Lo stesso sta succedendo sui giocatori che seguiamo noi. Ma non abbiamo nessuna intenzione di farci stritolare nella morsa”. Messaggio semplice e diretto al Villarreal, che, settimana scorsa, ha deciso di alzare le richieste su Giuseppe Rossi. L’attaccante italiano resta il primo obiettivo, ma gli spagnoli dovranno abbassare le pretese, altrimenti la Juve abbandonerà il tavolo delle trattative. Fondamentale, in questo senso, il lavoro di Federico Pastorello, il procuratore di Rossi, che da giorni sta tessendo la tela con i dirigenti del “Sottomarino Giallo”. Oggi, dopo un weekend di sosta, ricominceranno le danze. Nonostante tutto, resta l’ottimismo, perché il giocatore ha scelto la Juve, e perché le parti, economicamente parlando, non sono poi così lontane. La sensazione però è che Rossi non sia ritenuto poi così fondamentale da Antonio Conte. Il neo allenatore bianconero infatti, nel reparto offensivo può già contare su Matri, Quagliarella e Del Piero, oltre che su Toni, Iaquinta e Amauri (gli ultimi due sono in vendita). Conte vorrebbe un giocatore duttile, in grado di giocare sia in attacco che sulla fascia sinistra. Insomma, uno come Vucinic. Il montenegrino sarebbe perfetto, ecco perché la Juve sta lavorando sotto traccia per portarlo a Torino. Radio – mercato però racconta di un interesse del Manchester United, che Alessandro Lucci (procuratore di Vucinic) andrà a sondare di persona (martedì). Ferguson ha negato (“Il nostro mercato è chiuso, sono contento dei giocatori che ho”), ma aveva già fatto lo stesso con Sneijder, salvo poi essere smentito dal padre dell’olandese (“Sappiamo dell’interesse del Manchester, ma devono parlare prima con l’Inter”). La sensazione poi, è che Conte, non si accontenterà di un solo esterno. Ecco perché nel weekend, è venuto fuori il nome di Diego Perotti, 23 argentino (con passaporto italiano) del Siviglia (costo 10 milioni). Per chiudere il mercato poi, servirà un difensore centrale, che rinfoltisca il reparto, e magari, permetta lo spostamento di Chiellini sulla fascia sinistra. I nomi sono tre: Matias Silvestre del Catania (che potrebbe abbassare le richieste se nell’affare venisse inserito Almiron), Simon Kjaer del Wolfsburg (ma i tedeschi lo hanno pagato 12 milioni appena un anno fa) e Angelo Ogbonna del Torino (ieri il suo procuratore Branchini, ha ammesso l’interesse della Juve). Tanti obiettivi, che, significheranno, ancora tanti soldi. Ecco perché Marotta, non si farà “ricattare” dal Villarreal. L’ad bianconero inoltre, dovrà sfoltire la rosa al più presto. Ceduto Felipe Melo al Galatasaray (prestito oneroso a 1,5 milioni, diritto di riscatto a 13), ora dovrebbe toccare a Momo Sissoko. Il maliano, che ha già rifiutato la Real Sociedad (facendo infuriare Marotta), è richiesto dallo Stoke City. Gli inglesi sarebbero pronti ad offrire 8 milioni. E la Juve non vede l’ora.
SABATINI BLINDA DE ROSSI: “NON E’ SUL MERCATO”
MENEZ AL PSG, VUCINIC SUL MERCATO.
FRIZIONI TRA UNICREDIT E DIBENEDETTO?
Conferenza stampa fiume, ieri, per Walter Sabatini. Il ds della Roma ha parlato di tutto, dai casi De Rossi e Vucinic, alle voci di “frizioni” tra Unicredit e DiBenedetto, passando per la cessione, quasi ufficiale, di Jeremy Menez. Ma andiamo con ordine. Il caso più spinoso è quello di Daniele De Rossi. “Capitan Futuro” ha il contratto in scadenza nel 2012, e, al momento, le trattative per il rinnovo, proseguono a rilento. L’ombra del Manchester City si avvicina sempre più minacciosa (inglesi pronti a offrire 25 milioni alla Roma, oltre che 9 all’anno al giocatore), ma Sabatini è stato molto chiaro: “De Rossi non è sul mercato e mai lo sarà. Stiamo trattando il suo rinnovo, e sappiamo che c’è il rischio di non trovare l’accordo. Ma non prenderemo in considerazione nessuna offerta”. Diverso invece il discorso per Vucinic. Il montenegrino è ormai un separato in casa, e su di lui ci sono molte squadre interessate, Juventus su tutte (come scriviamo sopra). Sabatini non ha nemmeno provato a negare: “Nell’amichevole di sabato gli ho visto fare cose incredibili (2 gol contro l’Alto Adige, n.d.r.), ma so che è molto ambito da una squadra italiana che, al momento, non si palesa. L’unico giocatore della Juve che potrei prendere in considerazione, è Claudio Marchisio. Poi bisogna vedere che offerte arriveranno dall’estero”. Ma se Vucinic è pronto a partire, Menez lo ha praticamente lo ha fatto. Il francese andrà al PSG di Leonardo, che, per averlo, sborserà 8 milioni. Gli stessi che Sabatini potrà finalmente offrire all’Ajax per Marteen Stekelenburg, per il quale le trattative ripartiranno al più presto.
Ma le negoziazioni di mercato non sono le uniche in casa Roma. Nonostante l’annuncio di venerdì sera, il closing per la cessione della società a DiBenedetto non è ancora arrivato. Spifferi raccontano di un problema tra Unicredit e americani, che, visti i conti del club, vorrebbero uno sconto di 10 milioni. Sabatini però, ha voluto tranquillizzare tutti: “Perché dovrebbe andar male una trattativa che non c’è? Esistono solo alcuni dettagli da sistemare. L’operazione andrà in porto come è stato detto tempo fa”.
INTER, IL CRAC DI VIVIANO BLOCCA PALACIO.
RISPUNTA IL NOME DEL VALENCIANO MATA.
PIACE TEVEZ, MA E’ TROPPO CARO.
Il brutto infortunio di Viviano (lesione al crociato sinistro, sei mesi di stop), impedirà all’Inter una cessione sicura (piaceva a Genoa, Roma e Bayer Leverkusen). Le trattative erano in fase avanzata soprattutto con tedeschi e liguri, tanto più che nell’affare poteva rientrare Rodrigo Palacio.
Nel frattempo, è tornato d’attualità il nome di Juan Manuel Mata del Valencia. Secondo la stampa spagnola, il club è in grande difficoltà economica, e ha la necessità assoluta di cedere la sua stella. Con 15 milioni potrebbe partire, intanto l’Inter segue con interesse anche Freddy Guarin, centrocampista del Porto.
Ma il colpo grosso, è strettamente legato alla cessione di un big. Dovesse partire Sneijder (nel weekend nessuna novità), allora Moratti potrebbe acquistare un grande giocatore. Il nome più caldo è quello di Tevez, che però è ritenuto troppo costoso. Mancini è stato chiaro: per l’argentino vuole 50 milioni, gli stessi (euro più, euro meno) che servirebbero per prendere il Kun Aguero. Molto difficile (per non dire impossibile) che Moratti, nonostante il valore del giocatore, decida di sedersi ad un tavolo così caro.