Eni finanzierà la produzione del sito Junin 5 a partire dal prossimo anno insieme alla compagnia petrolifera di Stato venezuelana PDVSA. Il progetto prevede di raggiungere entro il 2018 una produzione di 240.000 barili al giorno. Lo ha detto il presidente di Eni, Paolo Scaroni, a Caracas dove si è riunito con Rafael Ramirez, ministro dell’Energia e del petrolio nonché presidente di Pdvsa l’impresa statale che ha il monopolio del greggio nel Paese sudamericano.
Eni e Pdvsa hanno firmato nel 2010 un accordo che prevede investimenti per 17 miliardi di dollari per lo sviluppo del blocco Junín 5, nella Faja dell’Orinoco, la maggiore riserva mondiale di idrocarburi. La zona è controllata da due imprese miste partecipate al 60% da Pdvsa e al 40% da Eni.
I rispettivi presidenti hanno deciso ieri di accellerare il programma della prima fase di sviluppo per ottenere 75.000 barili di olio al giorno a partire da fine 2013 e una fase full field con una produzione di 240.000 barili al giorno nel 2018. La perforazione di altri 10 pozzi entro la fine dell’anno permette di andare oltre le stime iniziali, che calcolavano un massimo di 50.000 barili al giorno per il 2013.
Il ministro Ramirez ha detto che Eni finanzierà la statale Pdvsa con 2 miliardi di dollari per accelerare i tempi. “E’ un finanziamento – ha dichiarato – che si compone di 1,5 miliardi di dollari per gli studi e lo sviluppo della prima fase necessaria per la produzione anticipata di petrolio e per l’ingegneria di base della nostra raffineria. “Ramirez ha aggiunto che in parallelo Eni investirà 500 milioni di dollari per lo sviluppo di una centrale elettrica da 500 Mw nella penisola di Guiria.
In totale l’impresa italiana investirà circa 2 miliardi di dollari nei prossimi 7 anni.
Eni investe 2mld di dollari in Venezuela
Il colosso energetico investirà due miliardi di dollari in sette anni nel Paese sudamericano. L’obiettivo è di sviluppare, insieme all’impresa petrolifera statale Pdvsa, una nuova raffineria, progetti estrattivi e una nuova centrale elettrica.