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Marchionne: “Presto una guida comune per Fiat e Chrysler”

L’amministratore delegato del Lingotto ha annunciato che presto il gruppo torinese e quello americano si uniranno sotto una leadership comune. Il 26 luglio i dati del consolidato. Per ora tra Fiat e il fondo Veba non ci sono colloqui in atto.

Marchionne: “Presto una guida comune per Fiat e Chrysler”

«Annunceremo presto l’intenzione di avere una singola leadership alla guida sia di Fiat sia di Chrysler» ha dichiarato l’amministratore delegato del Lingotto, Sergio Marchionne, a margine di una conferenza alla Camera di Commercio italo-svizzera di Zurigo. Tuttavia non è stata fatta alcuna dichiarazione in merito ai tempi e alle modalità di una possibile fusione delle due società. E’ vero però che i due gruppi si possono ormai considerare un’unica entità se si pensa la seconda trimestrale (del 26 luglio) riguarderà i conti consolidati.

La nuova governance sarà attuata in tempi brevissimi: l’annuncio ufficiale arriverà probabilmente con il cda in programma il 25 luglio in Brasile. In sostanza, sotto la guida di Marchionne verranno unificate le funzioni di comando e di controllo  di Fiat e del gruppo di Detroit: una piramide composta da 25 persone contro i 50 di oggi.

Per quanto riguarda un possibile incremento della quota Fiat in Chrysler, che ora posside il 52%, Marchionne ha aggiunto che “non ci sono colloqui tra Fiat e il fondo Veba” per la quota del 41,5% che il sindacato Usa ha nella casa americana.

Qualche giorno fa John ELkann e Sergio Marchionne, in un incontro con il sindaco di Torino Piero Fassino, hanno confermato la volontà di mantenere una presenza strategica della Fiat sul territorio piemontese.

Nel frattempo la Fiom potrebbe indire una nuova causa contro altri lavoratori. Il segretario nazionale della Fiom, Giorgio Airaudo ha dichiarato: “Stiamo valutando una causa contro la commissione elettorale della ex Bertone. Hanno preso una decisione beffarda rifiutandosi di indire nuove elezioni prima dell’ultimo giorno utile, a fine anno.” Ma per adesso il primo appuntamento rimane l’udienza del 16 luglio per la causa anti-Pomigliano.

Le prime stime degli analisti sui conti consolidati di Fiat e Chrysler prevedono una crescita del 41% dei ricavi a circa 14 miliardi e un trading profit di 570 milioni al quale la società statunitense avrebbe contrinbuito per circa 200 milioni nel solo mese di giugno.

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