I ministri economici della zona Euro, dopo una lunga riunone protattasi fino a tarda serata, hanno annunciato nuove misure contro il rischio contagio della crisi finanziaria. Jean-Claude Junker, presidente dell’Eurogruppo, ha dichiarato che bisogna “alleggerire il peso” del debito pubblico degli Stati a rischio default, in primis quello della Grecia.
La formula da adottare prevede innanzitutto di ridurre i tassi d’interesse pagati da questi Paesi. Inoltre bisogna prorogare le scadenze dei rimborsi ai creditori; infine è necessario che l’Efsf, il fondo europeo di stabilità finanziaria, possa intervenire sul mercato secondario delle obbligazioni o direttamente, acquistando titoli di Stato dei Paesi messi sotto pressione dal rischio contagio o indirettamente prestando loro i fondi necessari per ricomprare i propri bond, il cosiddetto buy-back.
Olli Rehn, il commissario agli Affari economici e monetari, ha confermato che la decisione sull’aumento della flessibità e del raggio d’azione dell’Efsf sarà presa “a breve” e che si valuterà quale delle due opzioni è la più significativa.
L’Eurogruppo ci tiene a sottolineare il suo “impegno assoluto a salvaguardare la stabilità finanziaria della zona Euro” e conferma una seconda ondata di aiuti alla Grecia che vedrà il coinvolgimento del settore privato.
Per quanto riguarda il nostro Paese, Junker ha dichiarato di essere consapevole del fatto che l’Italia, ma non solo lei, è stata presa di mira dai mercati finanziari, ma ha ribadito che queste nuove misure vogliono offrire una risposta adeguata. Il presidente ha inoltre dichiarato che l’Italia non era oggetto di discussione: “Non dovevamo occuparci in modo particolare di quello che voi chiamate il caso italiano”.
Oggi i 27 ministri delle finanze dell’Unione europea si riuniranno a Bruxelles per discutere di questi temi e degli stress test delle banche che saranno resi noti entro questa settimana. Inoltre, come aveva richiesto ieri Michel Barnier, commissario europeo responsabile del mercato interno, un tema del giorno dell’Ecofin saranno le agenzie di rating e i loro modus operandi nell’Ue.