IL PORTOGALLO E LA GRECIA ATTERRANO L’ITALIA
SCHIZZANO GLI SPREAD DEI PERIFERICI
Mercati messi al tappeto da Grecia e Portogallo: il Ftse Mib affonda del 2,44% a 19.783,21 punti, Madrid scende dell’1,22%, il Cac dello 0,44%, il Dax dello 0,11 e il Ftse 100 di Londra dello 0,36. Il taglio di Moody’s di 4 gradini del debito del Portogallo da Baa1 a Baa2 a livello “junk” con outlook negativo ha riacceso il panico e la speculazione sui mercati, mettendo in ginocchio soprattutto banche e paesi periferici. I bond periferici tornano sotto forte pressione. I tassi sui bond a dieci anni del Portogallo hanno così superato per la prima volta nella storia del Paese il 12% (erano al 10% ieri sera). Gli spread del Btp sono schizzati oltre i 220 punti base e lo spread rispetto ai titoli spagnoli è a 263,9 punti. Sul mercato dei titoli di Stato il Btp decennale soffre con il rendimento che sale di 11 punti base al 5,1%, sui massimi dal novembre 2008. A complicare la seduta, è poi arrivata la notizia del rialzo dei tassi d’interesse in Cina di un quarto di punto. E’ la terza volta nel corso del 2011 a dimostrazione della volontà di Pechino di domare l’inflazione, pari al 5,5% a maggio, ai massimi da 34 mesi.. Una nota negativa anche dagli Usa. Il dato sull’industria dei servizi Usa è risultato sotto le attese: l’indice Ism non manifatturiero di giugno è sceso a 53,3 da 54,6 del mese precedente, contro attese che lo indicavano a 53,7. Come se non bastasse, sul fronte della difficile soluzione della crisi del debito greco, sono arrivati i dubbi avanzati dal quotidiano Wall Street Journal sul ruolo dei privati nel salvataggio-bis della Grecia. Il tentativo di allungare le scadenze del debito greco, coinvolgendo gli investitori privati, potrebbe risultare più difficile per il fatto che molti istituti di credito hanno venduto parte dei bond in portafoglio. E questo dopo che lunedì S&P aveva bocciato il piano di rollover del debito. Ma la Commissione Ue non ci sta a subire i giudizi delle agenzie, che nonostante le vicende legate alla crisi subprime continuano a scuotere i mercati. La decisione dell’agenzia dell’agenzia Moody’s sul Portogallo è stata definita “spiacevole” e non basata sulle analisi economiche, ma solo su ipotesi dal presidente della Commissione Ue, José Manuel Durao Barroso. Che è intervenuto anche sulla riforma delle agenzie di rating su cui l’Europa sta lavorando“da mesi”. “La Commissione Ue – ha detto – entro fine anno presenterà “proposte legislative” per “diminuire la dipendenza” dai giudici di queste agenzie, “evitare i conflitti di interessi” e immettere nel sistema il concetto “di assunzione di responsabilità”. Aprendo a una agenzia di matrice europea. Quanto all’idea di un’agenzia di rating europea, Barroso ha sottolineato che non si tratta di “una decisione politica”,ma di “una decisione dei mercati”. Al tempo stesso ha osservato che il settore “è dominato da tre attori” e che “è strano che non ci sia nemmeno un’agenzia europea”. “Ci sono elementi – ha concluso il Presidente della Commissione – per la creazione di un’agenzia che viene dall’Europa”. Nonostante il provvedimento, l’asta dei titoli di stato del Portogallo di stamattina ha avuto un buon successo. Lisbona ha collocato titoli del Tesoro a tre mesi per 848 milioni di euro, contro un’intenzione iniziale di venderne per 750 milioni. In lieve rialzo il rendimento medio, che è passato a 4,926% da 4,863% dell’asta di metà giugno. Oltreoceano Wall Street ha aperto debole (Dow Jones -0,01% e S&P 500 -0,22%), al momento il Dow Jones sale dello 0,28% e il Nasdaq dello 0,08 per cento mentre l’S&P500 sale dello 0,05% In calo anche il Brent dello 0,31% a 113,26 dollari al barile. Soffre l’euro con il cambio euro dollaro è a 1,4335 nonostante dalla riunione di domani della Bce ci si attenda un rialzo dei tassi dello 0,25%, il secondo rialzo del costo del denaro nel 2011, motivato dalle pressioni sui prezzi al rialzo per i prezzi energetici
ATTACCO ALLE BANCHE ITALIANE
LA MANOVRA VA IN GAZZETTA
Piazza Affari è la Borsa più pesante in Europa trascinata dalle banche a causa dei timori dei rischi legati al contagio dei bond periferici. Intesa San Paolo cede il 4,46% a 1,78, Ubi il 6,58% a 3,8 euro, il Banco Popolare il 5,07% a 1,54 euro, Bmps il 6,22% a 0,54 e Bpm il 6,34% a 1,61 euro. A Piazza Meda i riflettori sono puntati all’incontro di giovedì 14 luglio tra il presidente Massimo Ponzellini (con il direttore generale Enzo Chiesa) e il vicedirettore generale della Banca d’Italia Anna Maria Tarantola. In via Nazionale la Bpm porterà le linee guida del piano industriale alla Banca d’Italia. Lo ha affermato il presidente della Banca popolare di Milano, Massimo Ponzellini, spiegando che “la settimana prossima andremo in Banca d’Italia e certamente porteremo le linee guida, il piano poi lo presenteremo in Cda”. Unicredit cede il 7,06 a 1,40 euro. La banca è stata condannata al pagamento di una provvisionale di 200 milioni di euro dal tribunale di Roma nell’ambito del processo per il Crac Cirio. “’A proposito della provvisionale, cioe’ degli effetti civili della sentenza, non veniamo colti impreparati anche se l’entita’ ci pare sproporzionata”, ha detto l’a.d di Unicredit Federico Ghizzoni, in un’intervista pubblicata sul numero di Panorama di domani. Dalle comunicazioni Consob Norges Bank è entrata lo scorso 30 giugno nel capitale sociale di Unicredit con una quota del 2,018 per cento. Intanto il presidente dell’Antitrust ha confermato che è attesa per domani la riunione per decidere sull’ingresso di Unicredit in Fonsai a seguito dell’aumento di capitale della compagnia assicurativa e la decisione potrebbe arrivare già domani a mercati chiusi. Unicredit si è impegnata con l’Antitrust a non prendere parte al cda di Fonsai quando verranno prese decisioni che coinvolgono la partecipazione del gruppo assicurativo in Mediobanca (-3,51% a 6,74 euro) e Generali (-2,99% a 14,28 euro). Fondiaria si è impegnata con l’Antitrust a vendere la quota in Generali. Il titolo della famiglia Ligresti continua il crollo, con un tonfo del 8,91% a 2,35 euro. Telco, la holding che controlla la quota (22,5%) di riferimento di Telecom Italia, ha svalutato il valore della partecipazione a 1,8 euro per azione. Il bilancio a fine aprile ha registrato una perdita di 1,15 miliardi di euro dopo la rettifica del valore della partecipazioni in Telecom Italia di complessivi 1,2 miliardi circa. Dopo la svalutazione il valore di carico della quota in Telecom Italia ammonta a 5,406 miliardi. Telco è partecipata al 46% da Telefonica da Generali con il 30,6% e da Intesa Sanpaolo e Mediobanca con l’11,6% ciascuno. Banche e assicurativi soffrono poi delle misure introdotte dalla manovra che aumenta l’Irap. Intanto oggi la manovra è stata firmata dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e arriverà stasera in Gazzetta Ufficiale Scampato il pericolo fissato bollato, si abbatte sul settore finanziario l’imposta di bollo sui conti titoli che riguarda circa 10 milioni di cittadini. Nello specifico per il biennio 2011-2012 il bollo passerà dagli attuali 34,20 euro a 120 euro, con un bel +250,88% di aumento dei costi fissi per gli investitori. Dal 2013, in occasione di un ulteriore balzello del bollo, verrà fatta la distinzione sul valore complessivo del deposito. Chi avrà fino a 50.000 euro pagherà 150 euro, dai 50.001 euro in poi il bollo lieviterà a 380 euro
ATLANTIA RIPRENDE LA DISCESA
AZIONI PARMALAT SENZA OPA
PRYSMIAN SOFFRE DELL’INDAGINE ANTITRUST UE
Atlantia non ritrova slancio e cede il 2,55% (a 13,36 euro) ancora appesantita dal limite del 2% annuo all’ammortizzazione delle concessioni autostradali, previsto in manovra. Da oggi le azioni acquistate in Borsa di Parmalat ( -2,78% a 2,52 euro) non potranno essere conferite all’Opa. Prysmian soffre del -0,85% a 13,96 euro dopo che l’Antitrust Ue ha avanzato alcuni addebiti all’interno di una più ampia indagine che ha riguardato anche altri operatori dei cavi: in ogni caso sul titolo hanno confermato il loro giudizio positivo Morgan Stanley e Citigroup
LOTTOMATICA, MEDIOBANCA ALZA LE STIME
FINMECCANICA TROVA 200 MILIONI IN MESSICO
Gli analisti di Mediobanca hanno alzato le stime sui risultati del gruppo e il titolo chiude a 13,68 in rialzo del 2,70 per cento. Finmeccanica, attraverso la controllata Alenia Aeronautica, si è aggiudicata un contratto di circa 200 milioni di dollari per la fornitura al Messico di quattro velivoli da trasporto tattico C-27J. Il titolo però archivia la seduta in ribasso del 2,83 per cento a 8,07 euro.
MURDOCH GUARDA LA7, TI MEDIA VOLA
Ti Media beneficia decisamente delle indiscrezioni sul possibile interesse del tycon dei media Murdoch per l’emittente televisiva che controlla La7. All’apertura il titolo balza dell’8% contro un calo dell’1% del listino per chiudere la seduta a 0,2397 euro per azione in salita del 6,72 per cento.