Dietro il marasma tipicamente italiano delle patite iva si nasconde un popolo silenzioso e fuori legge, quello delle partite iva inattive. A contarle sono quasi due milioni. E per ognuna di loro c’è un contribuente che ha mancato di segnalare allo Stato la fine della sua attività. Ma da oggi avranno occasione di rimediare: basterà pagare 129 euro entro 90 giorni dall’entrata in vigore della nuova legge finanziaria. Il gettito previsto per le casse pubbliche è di 80 milioni di euro.
In realtà il gettito atteso sarebbe di 258 milioni, ma, a quanto si legge nella relazione tecnica alla manovra, “adottando prudenzialmente un indice di circa il 30% per gli incassi effettivi si ottiene la stima di 80 milioni”. A questa entrata una tantum “va aggiunto un gettito costante spiega ancora la relazione – valevole su tutti e tre i saldi di finanza pubblica”. La misurà avrà infatti un effetto deterrente sulle partite iva attive, perché i contribuenti sono consapevoli che “l’enorme riduzione della platea dei soggetti Iva aumenta proporzionalmente le probabilità di essere controllati dall’Agenzia delle entrate e dalla Guardia di Finanza. Tale gettito può essere prudentemente determinato in circa 50 milioni euro annui dal 2012”.