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Manovra, Federmeccanica: ok il rigore, ma la politica sostenga la crescita

Da Trieste, dove è intervenuto all’assemblea nazionale dell’associazione, il presidente Ceccardi ha sottolineato come “sul fronte del risanamento dei conti la lienea di Tremonti vada sostenuta” – Ma l’urgenza maggiore è quella di compiere precise scelte di politica economica.

Manovra, Federmeccanica: ok il rigore, ma la politica sostenga la crescita

Il rigore nei conti pubblici è indispensabile, ma servono anche scelte di politica economica per favorire la crescita. Questo il parere di Pier Luigi Ceccardi, presidente di Federmeccanica, sulla manovra finanziaria approvata ieri sera dal Consiglio dei ministri. Intervenendo oggi a Trieste all’assemblea nazionale dell’associazione, Ceccardi ha sottolineato che “non ci possono e non ci devono essere dubbi circa l’assoluta necessità di mantenere la barra dritta sul risanamento dei conti e su questo obiettivo l’azione del governo e del ministro Tremonti deve essere in ogni modo sostenuta”.

Tuttavia “non ci sono cordoni della borsa da allentare, ma scelte di politica economica da compiere”. E’ necessario “mettere in campo una nuova determinazione nel predisporre una vera e propria manovra a favore della crescita che abbia il coraggio politico di scegliere, tagliando sprechi e inefficienze dove occorre e, invece, destinando risorse aggiuntive verso gli impieghi più virtuosi”.

Quanto alla vicenda Fiat, Ceccardi ha detto di non condivide la lettera inviata a Confindustria dall’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, sull’accordo unitario sui contratti: “Non sono d’accordo, ma la lettera avrà vigore a gennaio 2012 e in sei mesi lavoriamo per far rientrare il caso. Sono sereno e tranquillo, andiamo avanti confrontandoci, facciamo le cose che possiamo fare”. Anche perché quello raggiunto fra Confindustria e i sindacati è un “accordo storico”, in grado di impedire “che in futuro non si ripetano scontri e si possa rimarginare la ferita del 2009”.

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