Il ministro delle Finanze francese Christine Lagarde ha assicurato che i Paesi emergenti, che negli ultimi giorni si sono opposti alla sua candidatura alla guida del Fondo monetario internazionale (Fmi), saranno rappresentati nelle posizioni di vertice dell’organizzazione. “Voglio trovare una soluzione. Abbiamo bisogno di un’adeguata rappresentanza ai massimi livelli, sulla base del merito, da parte di diverse nazionalità e ambienti accademici”, ha affermato la Lagarde. La poltrona di direttore generale del Fmi è vacante dopo le dimissioni del francese Dominique Strauss-Kahn, arrestato il 14 maggio scorso con l’accusa di tentato stupro nei confronti di una cameriera di un hotel a New York . Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, ovvero i cosiddetti Brics, hanno criticato i funzionari della Ue per essersi schierati a favore di un successore europeo a Strauss-Kahn, una tradizione che risale alla nascita del Fondo. L’ipotesi di candidare alla guida del Fmi una figura in rappresentanza delle grandi economie emergenti per il momento però non si è concretizzata. Se si esclude la Lagarde, l’unica altra candidatura sul tavolo è quella di Augustin Carstens, governatore della Banca del Messico. “Non penso di dover rappresentare una constituency o una regione in particolare. Sarei a servizio dell’intera istituzione” ha affermato la Lagarde.
Fmi, la Lagarde promette “adeguata rappresentanza” ai paesi emergenti
La favorita alla successione di Dominique Strauss-Kahn sta cercando di rassicurare Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa per evitare i loro veti e scongiurare la candidatura di un rappresentante dei Brics alla guida del Fondo.