Un iter veloce della legge sullo statuto delle imprese che approdi a “misure concrete di politica industriale”. E’ l’auspicio del presidente delle piccole e medie imprese di Confindustria, Vincenzo Boccia, sentito in un’audizione informale dalla commissione Industria del Senato. Lo statuto delle imprese passa ora all’esame di Palazzo Madama, dopo il via libera della Camera. Il progetto vuole stabilire i diritti fondamentali delle imprese definendone lo statuto giuridico, con particolare riferimento alle micro, piccole e medie imprese, anche sulla scorta delle indicazioni contenute nello “Small Business Act” adottato dall’Unione europea. Le principali finalità sono quelle di riconoscere il contributo fondamentale delle imprese alla crescita dell’occupazione e allo sviluppo economico, sostenere l’avvio di nuove attività, in particolare da parte dei giovani e delle donne e valorizzarne il potenziale di crescita, di produttività e di innovazione, adeguando l’intervento pubblico alle loro esigenze. Bisogna infine favorire la competitività del sistema produttivo nazionale nel contesto internazionale. E proprio per questo si prevede che Stato, regioni, enti locali ed enti pubblici valutino l’impatto delle iniziative legislative e regolamentari sulle imprese, prima della loro adozione, anche mediante la consultazione delle parti sociali interessate. Di fronte ai componenti della commissione Boccia ha ribadito “l’importanza che questo provvedimento ha per il mondo della piccola impresa. Ora ci auguriamo che l’iter qui al Senato sia quanto più rapido possibile e che i principi di questa legge si traducano in misure concrete di politica industriale”. Nelle prossime audizioni la commissione proseguirà la discussione del progetto di legge.
Boccia: “Necessario lo Statuto per le Pmi”
Il presidente della Piccola Industria di Confindustria in un’audizione al Senato insiste sull’urgenza di un intervento del potere politico che tuteli e valorizzi le nostre aziende