Il Regno Unito è il terzo Paese per l’export della mozzarella campana di bufala DOP, con una percentuale dell’11,31% e un giro d’affari di quasi 12 milioni di euro. Cosa cambia ora con la Brexit per uno dedi prodotti icona del made in Italy?
Premesso che fino al prossimo 31 dicembre il quadro resta immutato, in attesa dei negoziati che decidano i rapporti futuri, il Consorzio di Tutela della mozzarella di bufala campana DOP, si è mosso tempestivamente registrando, infatti, il marchio «Mozzarella di Bufala Campana DOP» direttamente in Gran Bretagna, ottenendone così la protezione nazionale.
Pertanto, assicura Domenico Raimondo presidente del Consorzio “la mozzarella di bufala campana DOP continuerà a essere tutelata nel Regno Unito, anche dopo l’uscita dall’Unione europea”.
L’operazione era stata avviata già nel 2018, quando fu inoltrata all’UKIPO (l’Ufficio governativo della proprietà intellettuale britannico) la richiesta di protezione nazionale del marchio. La domanda è stata accolta in via definitiva il 29 aprile 2019, ottenendo il Grant of Protection, ovvero la protezione nel Regno Unito.
“Siamo di fronte a un partner importantissimo, ecco perché il Consorzio ha già provveduto in tempo utile-, spiega il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani – ad affrontare i nuovi scenari. Pertanto, in attesa che venga definita l’intesa sul riconoscimento dei prodotti DOP e IGP, ci sarà una completa tutela della denominazione», Al momento «resiste» nel registro UKIPO anche la registrazione come Marchio dell’Unione Europea (MUE), che in caso di mancato accordo sulle conseguenze dei diritti derivanti dai MUE, cesserà i suoi effetti nel Regno Unito. In quel caso però rimarrà la registrazione nazionale, in virtù della quale si continuerà a garantire piena tutela alla bufala DOP.