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Napoli Pizza Village in USA, 30 forni per il Columbus Day

Il Napoli Pizza Village sbarca a New York con un team di grandi pizzaioli napoletani prima tappa di un tour internazionale a tutta pizza. Due pizze gourmet Ferrarini presenti in menù a base di prosciutto cotto e salame

Napoli Pizza Village in USA, 30 forni per il Columbus Day

Trenta forni accenderanno i loro fuochi Il 6 e 7 ottobre, nel pieno della settimana del Columbus Day, a New York per il Napoli Pizza Village. La grande manifestazione che ha appena concluso i battenti con un enorme successo di pubblico, un milione di presenze, avvia così un progetto di internazionalizzazione facendo la sua prima apparizione ufficiale all’estero nell’altra capitale mondiale della pizza, New York. Il 1° New York Pizza Festival, si propone come un’occasione di incontro tra i diversi stili di pizza, quello napoletano che, ovviamente, sta dilagando nella Grande Mela e quelli del New York Style e Chicago Style. Una vera e propria festa in uno dei quartieri più italiani della città, cornice della manifestazione sarà, infatti, il Belmont Business Improvement District, nel Bronx, per un evento internazionale che vedrà la partecipazione dei più rinomati pizzaioli statunitensi, di numerosi testimonial del food mondiale e, soprattutto, dei più rinomati Maestri Pizzaioli napoletani protagonisti del Napoli Pizza Village, un vero e proprio “Dream Team” con alcune delle icone più conosciute e riconosciute al mondo: Brandi, Trianon, Concettina ai Tre Santi, Sorbillo, Vesi, Rossopomodoro, Fratelli Salvo e Porzio. Maestri pizzaioli e pizzerie che hanno scritto la storia del piatto che molto probabilmente più di tutti ci rappresenta nel Mondo.

Brandi, più che una pizzeria, un’istituzione, il luogo di nascita, la bottega natale della pizza. Proprio tra le pareti di Brandi, in Salita S. Anna di Palazzo, nei pressi di Piazza del Plebiscito, si usò per la prima volta basilico, mozzarella e pomodoro per dare l’effetto tricolore a una pizza speciale che venne offerta alla Regina Margherita. Trianon, fondata nel 1923, che ha ereditato il nome dall’omonimo teatro, il Trianon, che per anni è stato il luogo in cui si esibivano i migliori artisti della scena teatrale napoletana e italiana. Vesi, che dal 1921 tramanda di generazione in generazione l’arte di lavorazione della pizza, garantendo sempre la stessa cura e senza mai retrocedere sulla scelta dei prodotti, senza mai perdere il contatto con la tradizione e garantendo la piena soddisfazione del cliente. Concettina ai Tre Santi, sorta nel 1951 accanto all’edicola votiva di tre Santi, nel cuore della Sanità, dove si sfornavano con gioia e dedizione pizze fritte per tutto il Rione. Rossopomodoro, che porta da vent’anni un po’ di Napoli in tutto il mondo facendo gustare la pizza napoletana artigianale a lunga lievitazione in più di cento località, dal nord al sud Italia, fino a Nizza, Londra, San Paolo, Reykjavik, Jeddah, New York e tante altre città. Salvo, con una cultura tecnica approfondita, unita all’entusiasmo per il proprio lavoro, sta alla base dell’esperienza che la Famiglia Salvo si tramanda da generazioni. La pizzeria è tra le più note di tutto il panorama enogastronomico nazionale, recentemente premiata come terza miglior pizzeria del Mondo nella classifica di TOP50 Pizza. Porzio, con gli impasti a lunga e doppia lievitazione, tradizionali e alternativi, con cereali integrali o senza glutine per celiaci.

La delegazione dei pizzaioli che partirà da Napoli in rappresentanza della tradizione napoletana ed italiana per “sfidare” in casa i pizzaioli statunitensi, ha deciso di portare con sé il Prosciutto Cotto Ferrarini e il Salame piccante (Rosetta Spicy) appositamente studiato per il mercato americano e particolarmente apprezzato dai consumatori specialmente sulla pizza.  Saranno quindi 2 le Pizze Ferrarini gourmet presenti nel menù dell’area dedicata alla pizza napoletana all’interno del villaggio.

Ferrarini, storico marchio che nel 1956 è stata la prima azienda italiana a introdurre sul mercato il Prosciutto Cotto senza polifosfati aggiunti e senza glutine, è presente negli Stati Uniti dagli inizi del 2000. Attraverso la propria filiale in New Jersey, distribuisce nella ristorazione di qualità e nelle catene di gastronomia specializzate, tra cui Eataly, oltre al suo prosciutto cotto, i prodotti simbolo del Made in Italy: dal Prosciutto di Parma alle diverse specialità di salumeria, Salame e Mortadella, accompagnate dai prodotti dell’azienda agricola Ferrarini, come il Parmigiano Reggiano e il Burro Non OGM e l’aceto balsamico di Modena IGP, tutti rigorosamente importati direttamente dagli stabilimenti Ferrarini in Italia.

“Siamo contenti ed orgogliosi- dichiara Claudio Sebillo, organizzatore del Napoli Pizza Village- di poter affrontare l’esperienza americana assieme ad un’altra eccellenza del nostro paese. Ancora di più all’estero, è importante fare squadra per la promozione e la difesa del made in Italy. L’ottimo risultato della partnership nata a Napoli ci ha confortato e, soprattutto, ci ha esortato a continuare un percorso che, confidiamo, possa essere duraturo e possa vedere il Napoli Pizza Village ed il brand Ferrarini presenti nel mondo”.

La tappa di New York sarà solo la prima di un lungo percorso che vedrà il Napoli Pizza Village uscire dai confini nazionali in veste di ambasciatore della nostra pizza per un progetto di promozione ìin Europa e in estremo oriente.

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