L’assemblea degli azionisti di Intesa Sanpaolo si è svolta nel segno della continuità, con la conferma del tandem Carlo Messina – Gian Maria Gros-Pietro alla guida della banca per il prossimo triennio. Approvato senza riserve anche il bilancio 2024, che ha chiuso con utili record pari a 8,7 miliardi di euro. A beneficiarne saranno anche gli azionisti, grazie a un dividendo complessivo di 6,07 miliardi di euro, pari a 34,1 centesimi per azione, per un rendimento vicino al 10%.
L’appuntamento di oggi arriva in un contesto infuocato dal risiko bancario italiano, con Intesa Sanpaolo che continua a mantenere la sua posizione dominante nel panorama bancario nazionale. Ma una domanda continua a ronzare tra gli addetti ai lavori: dopo la conferma al vertice per un altro triennio, Messina deciderà di scendere in campo nelle dinamiche di M&A? Per saperne di più, bisognerà aspettare il 6 maggio, quando la banca presenterà i risultati del primo trimestre 2025.
Bilancio 2024: utili record e dividendo generoso agli azionisti
Il bilancio d’esercizio 2024 della capogruppo ha ottenuto il consenso quasi unanime degli azionisti, con il 99,33% dei voti favorevoli. L’utile netto consolidato ha raggiunto 8,7 miliardi di euro, Contestualmente, è stato approvato il dividendo per l’esercizio 2024. Il totale distribuito agli azionisti ammonta a circa 6,07 miliardi di euro, comprendendo un acconto già distribuito a novembre e un saldo previsto a maggio. L’importo complessivo del dividendo è pari a 34,1 centesimi per azione, corrispondente a un rendimento del 9,80%. La distribuzione avverrà il 21 maggio 2025, con stacco cedole il 19 maggio e record date il 20 maggio.
Conferma del Cda: Messina e Gros-Pietro al timone per altri tre anni
Carlo Messina ottiene il quinto mandato consecutivo come amministratore delegato, mentre Gian Maria Gros-Pietro viene confermato alla presidenza. Le fondazioni bancarie – che insieme detengono circa il 18% del capitale – hanno sostenuto con decisione la continuità, lodando l’efficacia della gestione e la capacità di garantire stabilità e risultati nel tempo. Al loro fianco, Paola Tagliavini, docente dell’Università Bocconi, è stata eletta come prima vicepresidente donna nella storia della banca.
L’assemblea ha confermato il numero dei componenti del Cda in 19. La lista di maggioranza – presentata dalle principali fondazioni bancarie (Compagnia di San Paolo, Cariplo, Cassa di Risparmio di Firenze, Padova e Rovigo, Bologna e Cuneo) – ha ottenuto l’elezione di 14 consiglieri, tra cui Mariangela Zappia, Franco Ceruti, Paolo Maria Grandi, Luciano Nebbia, Liana Logiurato, Pietro Previtali, Maria Alessandra Stefanelli e Bruno Maria Parigi. Inoltre, dalla lista di minoranza presentata da Assogestioni, sono stati eletti 5 Consiglieri: Anna Gatti, Guido Celona, Mariarosaria Taddeo, Roberto Franchini, Riccardo Secondo Carlo Motta.
Remunerazioni e incentivi per i vertici
Approvate anche le politiche di remunerazione per il prossimo triennio. Il compenso annuo per i consiglieri ordinari è fissato a 120.000 euro. Previsti emolumenti aggiuntivi per le cariche di presidente (800mila euro), vice presidente (150mila euro), e per i membri del comitato di controllo (290mila euro, più 80mila euro al presidente del comitato). L’assemblea ha inoltre approvato il sistema di incentivazione per i profili chiave del gruppo, con bonus legati a performance e soglie di materialità, da erogare in azioni Intesa Sanpaolo.