La discesa dei prezzi dei carburanti prosegue senza sosta, con la benzina self service che tocca il minimo da ottobre 2021, al netto del periodo tra settembre e dicembre 2022 in cui era in vigore il taglio temporaneo delle accise. Secondo i dati elaborati da Staffetta Quotidiana, il prezzo medio nazionale si attesta oggi a 1,716 euro/litro, una soglia che non si registrava da oltre tre anni e mezzo.
Anche il gasolio segna un nuovo minimo: 1,613 euro/litro, il valore più basso dal 13 gennaio 2022. In calo anche Gpl (0,7367 €/litro) e metano (1,4424 €/kg), mentre i prezzi sulle autostrade si mantengono su livelli più alti ma comunque in calo, con la benzina self a 1,817 €/litro.
Le cause del calo: petrolio giù e timori globali
Il ribasso dei listini alla pompa è strettamente collegato alla debolezza del mercato petrolifero. Il Brent, punto di riferimento europeo, oscilla intorno ai 67 dollari al barile, mentre il WTI americano si aggira sui 63 dollari, ben lontano dai valori di inizio aprile. La discesa delle quotazioni è legata ai timori di una recessione globale alimentata dalle tensioni commerciali scatenate dal presidente americano Donald Trump.
Un ulteriore elemento favorevole è rappresentato dal deprezzamento del dollaro, che rende più economico l’acquisto di petrolio per i Paesi dell’Eurozona.
Il risparmio per le famiglie: fino a 150 euro l’anno
Secondo Assoutenti, l’attuale fase ribassista sta generando risparmi tangibili per gli automobilisti italiani. Rispetto a fine gennaio, il prezzo della benzina è calato del 6,2%, mentre il gasolio ha perso il 7,2%. In termini pratici, significa che un pieno di benzina costa oggi 5,65 euro in meno, mentre uno di gasolio comporta un risparmio di 6,3 euro.
Proiettando su base annua, chi effettua due pieni al mese può arrivare a risparmiare fino a 136 euro (benzina) o 151 euro (diesel). Un beneficio che, sottolinea il presidente Gabriele Melluso, “potrebbe riflettersi anche sui prezzi al dettaglio dei prodotti trasportati su gomma”, con effetti positivi sull’intera filiera logistica e sull’inflazione.
Un sollievo pasquale… ma per quanto ancora?
Il calo dei prezzi è arrivato in coincidenza con il periodo pasquale, che di norma comporta un aumento della domanda e un rialzo dei listini. Il fatto che i costi siano invece diminuiti rappresenta una novità, amplificando l’effetto di sollievo per milioni di italiani in viaggio per le festività.
Gli analisti, però, invitano alla cautela. Nelle ultime ore, le quotazioni del petrolio hanno mostrato una timida ripresa: l’Opec+ ha comunicato un taglio produttivo di 360 mila barili al giorno a marzo, spingendo molti trader a chiudere le posizioni ribassiste. Se il trend dovesse consolidarsi, potrebbe innescare un’inversione di rotta anche sui listini dei carburanti.