Papa Francesco è morto. Il Pontefice si è spento il Lunedì dell’Angelo, il giorno dopo la Pasqua, nel cuore dell’anno del Giubileo. La notizia, confermata dalla Sala Stampa vaticana, ha scosso il mondo. Jorge Mario Bergoglio si è spento a 88 anni, dopo un periodo di fragilità seguito al ricovero al Policlinico Gemelli per una grave polmonite bilaterale.
Addio a Papa Francesco: dalla convalescenza alla scomparsa
Dimesso il 23 marzo scorso dopo sei settimane in ospedale, il Pontefice aveva ripreso lentamente le forze, tra fisioterapia respiratoria e motoria. Nonostante la convalescenza, Papa Francesco aveva voluto comunque essere vicino ai fedeli, presenziando agli appuntamenti più sentiti della Settimana Santa, dal Giovedì Santo alla benedizione Urbi et Orbi di Pasqua, seppure con voce affaticata e un impegno limitato.
Negli ultimi giorni, però, le sue condizioni si erano fatte più delicate, complici anche le difficoltà respiratorie e la fatica nel recuperare pienamente la mobilità. I medici gli avevano prescritto cautela e protezione, ma il Papa non aveva rinunciato ad alcune uscite a sorpresa, come le visite a Santa Maria Maggiore e alla tomba di San Pio X.
Nonostante i segnali di miglioramento evidenziati dal suo staff medico, il quadro clinico si è aggravato nelle ultime ore, fino all’annuncio ufficiale: alle 7.35 di questa mattina, Papa Francesco si è spento, circondato dall’affetto dei suoi collaboratori e affidato alle preghiere della Chiesa universale.
Papa Francesco, il pontefice “venuto dalla fine del mondo”
Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, Jorge Mario Bergoglio è stato il primo Papa proveniente dalle Americhe e il primo appartenente all’ordine dei gesuiti. Figlio di emigrati italiani – il padre Mario, ferroviere originario del Piemonte, e la madre Regina Sivori, di famiglia ligure – crebbe in un contesto popolare come primogenito di cinque figli. Dopo aver conseguito il diploma da perito chimico e svolto vari lavori, tra cui addetto alle pulizie e buttafuori, entrò nel seminario dei gesuiti all’età di 21 anni. Ordinato sacerdote nel 1969, si dedicò all’insegnamento e ricoprì il ruolo di rettore presso la Facoltà di Teologia e Filosofia di San Miguel. Nel 1998 divenne arcivescovo di Buenos Aires e nel 2001 fu nominato cardinale da Giovanni Paolo II. Considerato già “papabile” nel Conclave del 2005, venne eletto Papa l’8 marzo 2013, dopo le dimissioni di Benedetto XVI. Durante il suo pontificato si è distinto per la scelta di affrontare tematiche sociali come le migrazioni, l’ambiente e la giustizia economica, posizioni che hanno spesso suscitato reazioni contrastanti all’interno della stessa Chiesa e nel dibattito pubblico.
Le reazioni in tutto il mondo alla morte di Papa Francesco
La morte di Papa Francesco ha scosso profondamente l’Italia e il mondo. In pochi minuti si sono susseguiti messaggi di cordoglio da ogni angolo del pianeta. La premier Giorgia Meloni ha ricordato: “Ci lascia un grande uomo e un grande pastore. Ho avuto il privilegio di godere della sua amicizia, dei suoi consigli e dei suoi insegnamenti, che non sono mai venuti meno neanche nei momenti di prova e di sofferenza. […] Salutiamo il Santo Padre con il cuore colmo di tristezza, ma sappiamo che ora è nella pace del Signore”.
Profondamente toccato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato […] Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”.
Il cardinale Matteo Zuppi ha chiesto che “siano suonate le campane di tutto il mondo”, mentre padre Antonio Spadaro ha ricordato che “lascia un’eredità enorme”. Commozione e cordoglio tra leader politici. Dal ministro Antonio Tajani parole di gratitudine: “Preghiamo per lui e per il futuro di tutta la Chiesa cattolica. Santo Padre, ci protegga da lassù”. Matteo Salvini ha scritto: “Papa Francesco ha raggiunto la Casa del Padre”. Dall’opposizione, Giuseppe Conte (M5s) lo ha definito “una guida in tempi difficili”. Angelo Bonelli (Avs) ha ricordato “la sua difesa del creato e degli ultimi”. Nicola Fratoianni (Avs) lo ha chiamato “uomo di pace e giustizia”. Carlo Calenda (Azione) ha parlato di “una guida spirituale per credenti e non credenti”. Paolo Gentiloni (ex premier) ha detto: “Ha dato tutto alla sua Chiesa”.
Dall’estero, numerosi capi di Stato e di governo hanno reso omaggio al Pontefice. il vicepresidente americano JD Vance ha espresso gratitudine per averlo incontrato di recente, dicendo “Ricorderò le omelie nei giorni del covid”. Dalla Casa Bianca “Riposa in pace”. Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha ricordato il suo “impegno per la pace”, mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha sottolineato come Papa Francesco “voleva che la Chiesa portasse gioia”. La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha ricordato come “ha conquistato il cuore di milioni di persone”. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha condiviso una sua foto con il pontefice: “Oggi il mondo piange la scomparsa di Papa Francesco. Ha ispirato milioni di persone, ben oltre la Chiesa cattolica, con la sua umiltà e il suo amore così puro per i meno fortunati […] l’eredità di Papa Francesco continuerà a guidarci tutti verso un mondo più giusto, pacifico e compassionevole”. L’agenzia Tass ha condiviso un video di un incontro tra Vladimir Putin e Bergoglio, ricordando i tre colloqui in Vaticano nel 2013, 2015 e 2019. I due si sono anche sentiti telefonicamente, l’ultima volta nel dicembre 2021. Ogni anno, il presidente russo inviava al Papa congratulazioni per l’anniversario dell’elezione e auguri di Natale e Capodanno al Vaticano
Ultimo aggiornamento: lunedì 21 aprile alle ore 11.33