Il countdown per l’opa di Banco Bpm su Anima è cominciato. L’istituto di Piazza Meda ha ricevuto il doppio nulla osta: quello di Ivass e Commissione europea (erano quelli mancanti) all’acquisizione dell’asset manager facendo scattare il termine di cinque giorni entro cui la Consob dovrà autorizzare la pubblicazione del documento di offerta. A questo punto l’opa potrebbe partire già la prossima settimana, preceduta dalla valutazione del cda di Anima sulla sua congruità finanziaria e sulla sua logica industriale.
Banco Bpm, dunque, scalda i motori per l’opa su Anima, il cui avvio, ha detto il presidente Massimo Tononi a margine del convegno Assonime, potrebbe materializzarsi “anche prima” della fine di marzo. Tononi ha parlato di “rapporti eccellenti” con il Crédit Agricole, primo azionista della banca, il cui orientamento potrebbe rivelarsi decisivo per salvaguardare l’autonomia del Banco o sacrificarla in nome della partnership di Amundi con Unicredit, che il 27 riunirà i suoi soci per l’approvazione dell’aumento di capitale al servizio dell’ops sul Banco.
Sulla scalata di Unicredit – Banco Bpm è l’altro obiettivo, oltre a Commerzbank, con cui Unicredit mira a creare una grande banca europea – Tononi sottolinea che “non bisogna fare il tifo ma le scelte giuste per l’economia italiana e tutte le componenti coinvolte, gli azionisti in primis ma poi anche i nostri clienti che sono tanti e hanno il desiderio di continuare a lavorare con noi”. Secondo Tononi, inoltre, “il venir meno del pluralismo” bancario “potrebbe essere un elemento di fragilità” per il sistema Paese. Considerazioni che rinviano alle scelte che farà il Governo nell’ambito del golden power: “Il processo non è ancora terminato e aspettiamo le risultanze. Per me vale solo quello”, ha chiosato Tononi.