Marzo e aprile saranno mesi cruciali per il risiko bancario italiano, un bimestre in cui si potrebbe iniziare a comprendere quale sarà il futuro volto della finanza italiana dopo la pioggia di offerte, tra ops e opa, arrivate nei mesi scorsi. Tra cda e assemblee, infatti, ce ne sarà per tutti i gusti, ma saranno soprattutto due le date da segnare in rosso sul calendario: il 27 marzo, giorno in cui si riunirà l’assemblea di Unicredit per decidere sull’aumento di capitale a servizio dell’offerta su Banco Bpm – i cui soci si sono a loro volta riuniti il 28 febbraio e hanno approvato il rilancio su Anima – e il 24 aprile, giorno in cui secondo le indiscrezioni potrebbe anticipata l’assemblea di Generali (precedentemente in programma l’8 maggio). Proprio in quel contesto, infatti, Unicredit potrebbe fare la sua mossa sul Leone, senza contare la resa dei conti tra il cda uscente, Mediobanca e i soci Delfin-Caltagirone.
Unicredit-Banco Bpm: il calendario delle due banche
Nel mese di marzo il governo deciderà se esercitare oppure no il golden power sull’operazione Unicredit-Banco Bpm. Dopo l’incontro tra Andrea Orcel e Gaetano Caputi, capo di gabinetto della premier Giorgia Meloni, ma anche le riunioni tra l’Ad di Unicredit il presidente Consob Paolo Savona e il governatore di Bankitalia, Fabio Panetta, nelle prossime settimane dovrebbero tenersi le audizioni di Orcel e Castagna dalle quali potrebbero dipendere le condizioni dell’Esecutivo.
Nel frattempo, nella terza settimana di marzo, potrebbe partire l’offerta pubblica di acquisto su Anima Holding da parte di Banco Bpm. In parallelo o poco dopo, come detto, toccherà ai soci di Unicredit riunirsi il 27 marzo per approvare l’aumento di capitale al servizio dell’ops su Piazza Meda, il cui valore – a quel punto – potrebbe già essere aumentato rispetto all’offerta da 10,1 miliardi lanciata da Unicredit. Come spiega il Corriere, il ceo di Unicredit “si prenderà ancora del tempo per raffinare la sua proposta, d’altronde può aspettare fino all’ultimo giorno prima della chiusura dell’offerta su Banco Bpm. Nel caso infatti non gli venissero portate le azioni, una componente cash non sarebbe esclusa. C’è chi ipotizza nell’ordine del miliardo-miliardo e mezzo, tutto dipende dal via libera all’utilizzo del Danish compromise da parte della Bce-Eba sull’acquisto di Anima Holding da parte del Banco”.
Altra data importante per le due banche sarà il 7 maggio, giorno in cui sia Unicredit che Banco Bpm presenteranno i conti del primo trimestre 2025.
Risiko bancario: le altre date clou di marzo
Dopo i cda di Mps e Banca Ifis del 6 marzo, l’attesa è ora per il consiglio d’amministrazione di Illimity, in programma il 12 marzo, da cui potrebbero venire fuori novità sull’opas volontaria da 3,55 euro per azione lanciata a gennaio proprio da Ifis.
Sempre nel mese di marzo sono in programma diversi consigli d’amministrazione chiamati a dare via libera a bilanci e cedole in vista della stagione dei dividendi che partirà ad aprile.
- 11 marzo: cda Popolare di Sondrio e Finecobank;
- 12 marzo: cda Generali, Banca Mediolanum, Bper;
- 13 marzo: cda Banco Bpm.
Aprile: il mese del risiko
E si arriva così ad aprile, mese di cedole e assemblee. Il 17, Mps chiederà ai soci di deliberare sull’aumento di capitale al servizio dell’offerta pubblica di scambio su Mediobanca. Un via libera da parte soci rappresenterebbe un viatico per il successo di una delle operazioni più importanti degli ultimi mesi, anche se poi occorrerà aspettare ancora per conoscere le condizioni che la Bce potrà imporre.
E ancora: il 23 aprile è in programma l’assemblea della Popolare di Sondrio, il 28 si terrà il cda di Intesa Sanpaolo, 29 si riuniscono i soci di Illimity per approvare il bilancio e il 30 aprile quelli del Banco Bpm.
Ultimo, ma non ultimo: il 24 aprile, giorno in cui potrebbe tenersi (non è ancora ufficiale) uno degli snodi più importanti che collega tutte le partite in corso, ovvero l’assemblea dei soci di Generali.