Dal Feyenoord al… Feyenoord. Per Inter e Milan è tempo di pensare al campionato, anche se la testa è ancora alla Champions League e alla squadra olandese, avversaria passata del Diavolo e prossima dei nerazzurri. Ma Inzaghi e Conceiçao faranno bene a concentrarsi su Genoa (ore 20:45) e Torino (18), perché le corse allo scudetto e al quarto posto non aspettano, anzi corrono piuttosto veloci. In questo senso saranno molto interessanti anche gli altri due anticipi Venezia-Lazio e Parma-Bologna (entrambe alle 15), ricchi di risvolti sia in chiave Europa che salvezza.
Inter – Genoa (ore 20:45, Dazn e Sky)
Partita da non sbagliare per l’Inter di Inzaghi, reduce dalla sconfitta di Torino e prossima alla trasferta di Napoli. In mezzo, appunto, la sfida odierna contro il Genoa dell’ex Vieira (3 scudetti con Mancini e Mourinho), da vincere a tutti i costi per non rischiare di allontanarsi da Conte, di scena domani a Como. Un successo, anzi, permetterebbe ai nerazzurri di salire momentaneamente al primo posto, mettendo un bel carico di pressione sulle spalle del Napoli, a quel punto costretto a rispondere con la stessa moneta. In tempi passati la vittoria dell’Inter sarebbe stata abbastanza scontata, ora però non lo è: il Genoa è in salute (undicesimo posto a + 10 sul Parma terzultimo), mentre la squadra di Inzaghi attraversa un momento abbastanza delicato. Il ko di Torino, il secondo nelle ultime tre partite (l’altro era arrivato a Firenze), ha fatto male all’ambiente e non solo per la rivalità con la Juventus: in ballo c’era un eventuale sorpasso sul Napoli, che invece ha finito addirittura per guadagnare un punto. Il tecnico interista sa che i margini d’errore non sono infiniti, tanto più che a breve ricomincerà la Champions anche per lui, con conseguente dispersione di energie sia fisiche che mentali. Urge restare aggrappati alla vetta, per poi giocarsi le carte giuste nel faccia a faccia del prossimo weekend. A tormentare Inzaghi, inoltre, ci si mettono infortuni e diffide: Sommer starà fermo per almeno tre settimane, Thuram ha una caviglia malconcia, Bastoni, Barella e Mkhitaryan hanno la spada di Damocle dei cartellini gialli. Logico dunque che l’Inter di stasera sarà piuttosto diversa da quella “tipo”, ma la testa dovrà essere quella giusta, altrimenti la corsa scudetto rischierebbe di complicarsi sul serio.
Inter – Genoa, le probabili formazioni
Inter (3-5-2): Martinez; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco; Correa, Lautaro
In panchina: Calligaris, Zamarian, Bisseck, Acerbi, Darmian, Zalewski, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Taremi, Arnautovic
Allenatore: Inzaghi
Indisponibili: Di Gennaro, Sommer, Carlos Augusto, Thuram
Squalificati: Nessuno
Genoa (4-2-3-1): Leali; De Winter, Bani, Vasquez, Martin; Masini, Frendrup; Zanoli, Messias, Miretti; Pinamonti
In panchina: Siegrist, Kassa, Sommariva, Ekhator, Matturro, Norton-Cuffy, Venturino, Onana, Sabelli, Malinovskyi, Ekuban, Cornet
Allenatore: Vieira
Indisponibili: Ahanor, Thorsby, Badelj, Vitinha
Squalificati: Nessuno
Torino – Milan (ore 18, Dazn)
Momento delicatissimo in casa Milan, dove le scorie dell’eliminazione dalla Champions sono ancora evidentissime. Del resto non potrebbe essere altrimenti, visto che il pari-flop col Feyenoord è storia di pochi giorni fa. Ora però è tempo di reagire, perché se uscire dall’Europa ha creato un grosso danno, non entrare nella prossima sarebbe quasi devastante. Il problema è che la strada verso la Champions passa ormai solo dal quarto posto, conteso con Juventus, Lazio, Fiorentina e Bologna e i punti di distacco sono cinque. Certo, c’è ancora la famosa partita del Dall’Ara da recuperare (giovedì prossimo), ma un passo falso a Torino la renderebbe quasi inutile, almeno per il Diavolo. La rincorsa passa da una continuità mai trovata, eppure necessaria per scalare la classifica e tenere il passo delle altre. Discorsi che si ripetono da inizio stagione e che via Aldo Rossi sperava di aver archiviato con l’esonero di Fonseca, invece siamo punto e a capo. Conceiçao ha certamente portato elettricità, ma l’effetto sembra esserci esaurito con la Supercoppa: la gara di martedì, infatti, non è stata un episodio isolato, visto che il flop europeo va quantomeno condiviso con Zagabria e Rotterdam. Il tecnico sa che la sua riconferma passa esclusivamente dal quarto posto, ragion per cui dovrà mettere da parte la delusione e ripartire al meglio, nella speranza che la squadra lo segua e trovi una costanza sin qui sconosciuta. Il Torino, dal canto suo, non sprizza certo salute da tutti i pori, ma è un avversario tignoso e scorbutico, quasi mai vincente (un solo successo nelle ultime nove partite) eppure difficile da battere (solo due sconfitte nello stesso lasso temporale). I granata pareggiano spesso, risultato che al Milan non andrebbe bene per nulla: i bonus sono finiti da un pezzo e solo un filotto di vittorie riporterebbe un po’ di sereno in un ambiente sempre più deluso.
Conceiçao: “Col Toro come in una finale di Champions! Theo? Nessuna punizione”
“Dopo ogni partita bisogna ricominciare a lavorare e pensare a quella dopo – ha glissato Conceiçao -. Ho visto il gruppo concentrato, anche se siamo tutti delusi. Sapevamo di essere più forti del Feyenoord e avevamo preparato bene la gara, ma per episodi e dettagli è andata male. Il calcio è semplice, bisogna fare un gol più dell’avversario e cercare di non prenderlo, ma all’interno di questa semplicità ci sono tante piccole cose complesse. Io comunque vedo un’evoluzione interessante della squadra, dobbiamo continuare a lavorare su questo, pensare al quarto posto in campionato e alla Coppa Italia. Ora ci aspetta una partita molto importante, contro un avversario difficile. Storicamente è tosta, i risultati negli ultimi anni non sono stati positivi. Dobbiamo concentrarci e lavorare, pensare che quella col Torino sia la nostra finale di Champions. Theo Hernandez? A me del colore dei suoi capelli non interessa niente, lui è un patrimonio del club e ha dato tante gioie ai tifosi. Sa di aver messo in difficoltà la squadra e ne abbiamo parlato in spogliatoio. Sarà a disposizione per giocare come gli altri, nessuna punizione”.
Torino – Milan, le probabili formazioni
Torino (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Maripan, Coco, Biraghi; Ricci, Linetty; Lazaro, Vlasic, Karamoh; Adams
In panchina: Paleari, Donnarumma, Pedersen, Sosa, Gineitis, Dembelé, Casadei, Elmas, Sanabria, Salama
Allenatore: Vanoli
Indisponibili: Zapata, Schuurs, Savva, Ilkhan, Njie, Ilic, Tameze
Squalificati: Masina
Milan (4-2-3-1): Maignan; Jimenez, Tomori, Pavlovic, Hernandez; Fofana, Reijnders; Musah, Joao Felix, Leao; Gimenez
In panchina: Sportiello, Torriani, Gabbia, Thiaw, Bartesaghi, Terracciano, Bondo, Sottil, Chukwueze, Pulisic, Camarda, Jovic, Abraham
Allenatore: Conceiçao
Indisponibili: Florenzi, Loftus-Cheek, Emerson Royal, Walker
Squalificati: Nessuno
Venezia – Lazio (ore 15, Dazn)
Le danze del sabato partiranno dallo stadio Penzo, teatro di un Venezia-Lazio dai numerosi risvolti. Da una parte la squadra di Baroni, fresca di un pareggio contro il Napoli certamente positivo, eppure costato l’aggancio della Juve al quarto posto, dall’altra i veneti di Di Francesco, chiamati a un’impresa per scacciare i fantasmi della retrocessione. I biancocelesti partono dunque favoriti, anche perché le ultime trasferte sui campi delle piccole sono state piuttosto redditizie, come si evince dalle vittorie con Lecce, Verona e Cagliari. Il tecnico laziale vuole assolutamente ripetersi a Venezia, per poi preparare al meglio la settimana milanese che lo attende: Inter (Coppa Italia) e Milan diranno molto sulla sua stagione, in un verso o nell’altro. Gara da vincere, insomma, nonostante l’infortunio di Castellanos che lo priverà del suo centravanti fino a metà marzo. Toccherà ancora a Noslin prendere il suo posto, così da non spostare Dia dal ruolo di trequartista, posizione in cui ha spesso fatto la differenza. Ma la novità principale riguarda la porta, con Mandas che sostituirà Provedel, molto criticato nelle ultime settimane per alcuni errori.
Venezia – Lazio, le probabili formazioni
Venezia (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candé; Zerbin, Busio, Nicolussi Caviglia, Kike Perez, Zampano; Oristanio, Fila
In panchina: Joronen, Grandi, Haps, Marcandalli, Carboni, Yeboah, Condé, Bjarkson, Maric, Ellertsson, Doumbia, Gytkjaer
Allenatore: Di Francesco
Indisponibili: Stankovic, Svoboda, Crnigoj, Sagrado, Sverko, Duncan
Squalificati: Nessuno
Lazio (4-2-3-1): Mandas; Lazzari, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Dele-Bashiru; Isaksen, Dia, Zaccagni; Noslin
In panchina: Provedel, Furlanetto, Gigot, Patric, Provstgaard, Marusic, Basic, Tchaouna, Belahyane, Pedro, Ibrahimovic
Allenatore: Baroni
Indisponibili: Vecino, Hysaj, Castellanos
Squalificati: Rovella