Poste Italiane chiude un 2024 da incorniciare. I numeri parlano chiaro: i ricavi totali del gruppo hanno raggiunto un record storico di 12,58 miliardi di euro, con un aumento del 5% rispetto all’anno scorso, e un risultato particolarmente brillante nel quarto trimestre, dove i ricavi sono saliti a 3,4 miliardi (+5,5%). Il risultato operativo (ebit) ha raggiunto i 2,96 miliardi (+13%), mentre l’utile netto che per la prima volta nella storia ha sfondato il muro dei 2 miliardi, segnando un +4,1%. Questi risultati hanno spinto il Cda a rivedere al rialzo il dividendo per l’esercizio 2024, che salirà a 1,08 euro per azione, con un aumento del 35% rispetto all’anno precedente, anticipando di due anni l’obiettivo inizialmente fissato per il 2026. Con un piano industriale aggiornato, i target per il 2025 sono altrettanto sfidanti: ricavi previsti a 12,8 miliardi, ebit a 3,1 miliardi e utile netto a 2,1 miliardi.
I conti spingono il titolo Poste Italiane a un rialzo del 2,57%, avvicinandosi a grandi passi alla soglia dei 15 euro per azione.
I risultati 2024 di Poste Italiane
Il successo dei ricavi – spiega una nota – è stato trainato dal solido andamento di tutte le sue business unit, con un contributo particolarmente rilevante dai servizi finanziari, dalla distribuzione di pacchi e corrispondenza e dai servizi offerti tramite Postepay. In particolare, il settore pacchi ha visto un’impennata straordinaria nelle spedizioni, con 308 milioni di consegne, e un incremento dei ricavi del 2,6%, raggiungendo i 3,84 miliardi di euro. Anche i servizi finanziari hanno registrato performance eccellenti, generando 6,4 miliardi di ricavi, con una crescita del 5,7% e un ebit che ha raggiunto i 900 milioni (+4%). Le assicurazioni, in forte ascesa, hanno visto i ricavi salire a 1,6 miliardi (+4,7%), con un ebit pari a 1,42 miliardi (+5%). PostePay, il fiore all’occhiello dei pagamenti, ha visto un incremento dei ricavi a 1,6 miliardi (+9,5%), con un ebit in forte crescita a 520 milioni (+20%)
Nonostante l’aumento dei costi totali, che sono cresciuti del 7,2%, raggiungendo i 10 miliardi di euro (riflettendo sia l’incremento delle attività aziendali sia l’impatto dell’inflazione), la posizione finanziaria netta di Poste è rimasta solida, con un saldo positivo di 4,34 miliardi di euro a fine 2024.
Il risultato operativo ha toccato i 2,96 miliardi, con un incremento del 13% rispetto al 2023, e superiore all’ultima guidance della società di 2,8 miliardi, con un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 15% dal 2017. L’utile netto ha raggiunto 2,01 miliardi, con un incremento del 4,1%, e nel quarto trimestre ha visto una crescita da 411 milioni a 418 milioni. L’utile per azione è stato di 1,54 euro. Rilevante anche la raccolta di investimenti, che ha visto un aumento di 5,2 miliardi, portando il totale delle attività finanziarie dei clienti a 590 miliardi di euro (+10 miliardi rispetto a inizio anno).
Infine, la posizione patrimoniale del gruppo resta solida, con un Total Capital Ratio di BancoPosta al 22,7% e un CET1 Ratio al 19,4%, ben oltre gli obiettivi prefissati. Da sottolineare, inoltre, l’operazione straordinaria da 1,5 miliardi di euro deliberata da Poste Vita, che ha generato un dividendo straordinario per Poste Italiane. Nonostante questo, la solidità patrimoniale del gruppo è rimasta robusta, con il Solvency Ratio che si è mantenuto forte, pur scendendo dal 334% al 300%.
Poste: in arrivo una pioggia di dividendi
A conferma della solidità finanziaria, Poste Italiane ha proposto per l’esercizio 2024 un dividendo di 1,08 euro per azione, con un incremento del 35% rispetto ai 0,8 euro distribuiti lo scorso anno, per un totale di 1,4 miliardi di euro destinati agli azionisti. Già a novembre 2024, era stato staccato un acconto di 0,33 euro per azione sul dividendo 2025, il che significa che il saldo finale sarà di 0,75 euro e sarà distribuito a giugno. L’ad Matteo Del Fante ha dichiarato: “Desidero ricordare che a marzo dello scorso anno avevamo fissato un target di dividendo per azione pari ad un euro nel 2026, pertanto oggi possiamo dire di aver superato il nostro obiettivo con due anni di anticipo. Inoltre, grazie a una chiara visibilità sui flussi di cassa e a un’efficace ottimizzazione del capitale di Gruppo, ci impegniamo a rivedere al rialzo la politica dei dividendi”. Il target sul payout ratio è stato alzato al 70%, rispetto al 65% fissato a marzo 2024, ha spiegato l’ad. E guardando al futuro, l’ammontare cumulato dei dividendi distribuiti nel periodo 2024-2028 è destinato a superare i 7,5 miliardi di euro, battendo così l’obiettivo iniziale di 6,5 miliardi.
Il commento dell’ad Matteo Del Fante
Matteo Del Fante ha espresso grande soddisfazione per i risultati ottenuti nel 2024: “A marzo del 2024, durante il nostro Investor Day, abbiamo condiviso con entusiasmo la nostra visione e oggi, a distanza di un anno dall’avvio del nostro Piano Strategico, abbiamo superato gli obiettivi finanziari, registrando una solida performance su tutta la nostra piattaforma e realizzando con successo le nostre priorità strategiche”. Oltre ai numeri, Del Fante ha sottolineato l’importanza del Progetto Polis, un passo fondamentale verso una maggiore coesione sociale e digitale in Italia.
Del Fante si dice orgoglioso del cammino compiuto: “La nostra trasformazione sta producendo risultati tangibili. Negli ultimi sette anni, abbiamo più che compensato i minori ricavi derivanti da settori in declino strutturale, come la corrispondenza e i bollettini di pagamento, generando 2 miliardi di ricavi aggiuntivi da business in forte crescita come pacchi e pagamenti digitali, oltre a ricavi significativamente più elevati dal portafoglio investimenti e alla solidità del comparto assicurativo. Guardando al futuro, la nostra fiducia in Poste Italiane rimane salda. La nostra capacità di generare crescita sostenibile e resiliente, in qualsiasi contesto, conferma la solidità del nostro modello di business e della nostra visione di lungo periodo”.
Del Fante su Tim: “Alzare quota? Molti rumor, nulla da aggiungere”
L’ingresso di Poste Italiane in Tim con una partecipazione del 9,8% ha suscitato speculazioni su un possibile aumento della quota (oltre il 10%), ma il top manager ha risposto durante il Capital Market Day: “Molti rumor, nulla da aggiungere”, ma ha ribadito l’impegno di Poste a “supportare il processo di consolidamento del mercato delle telecomunicazioni”, confermando la volontà di sostenere l’evoluzione del settore. Nonostante l’ipotesi di un’ulteriore crescita della partecipazione di Poste, gli analisti vedono comunque la combinazione Tim Consumer/Iliad la strada più promettente per il riequilibrio del settore.
Aggiornato alle ore 15:55 di venerdì 21 febbraio