Bisogna tornare indietro di 34 anni per ritrovare – con l’insostenibile leggerezza di Gigi Maifredi in panchina – una stagione fallimentare come quella che la Juventus della coppia Thiago Motta-Cristiano Giuntoli sta consumando quest’anno. Hanno perso tutto quello che c’era da perdere: non sono mai stati in corsa per lo scudetto, hanno perso la Supercoppa italiana, non sono nemmeno arrivati agli ottavi di Champions, che era considerato il minimo sindacale e non è affatto sicuro che riescano ad acciuffare un posto nella Champions del prossimo anno. Ma la cosa più paradossale è che questa collezione di insuccessi è costata cara, carissima, non solo per i mancati introiti (solo il passaggio agli ottavi di Champions avrebbe fruttato 10-11 milioni di euro) ma per gli investimenti per 270 milioni in due stagioni che sono stati fatti per acquistare giocatori che spesso di sono rivelati un autentico flop. Dei tre pezzi da novanta acquistati sul mercato nell’estate scorsa – Koopmeiners per 70 milioni, Douglas Luis per 50 e Nico Gonzales per 38 milioni – non ce n’è uno che abbia meritato la sufficienza, al punto che i tifosi, giustamente infuriati, si domandano come abbia fatto la Juve a buttare al vento tanti soldi per giocatori che palesemente non sono all’altezza della maglia che indossano. La risposta è ovvia è sta nella presunzione del direttore sportivo Giuntoli che ha sprecato l’anno scorso nel fare l’improvvida guerra a Max Allegri, che è stato l’allenatore bianconero più vincente, per poi innamorarsi di un allenatore come Thiago Motta che si sta rivelando un perdente di successo. Uno, come direbbe Antonio Conte, che è sì elegante, educato e ben pettinato ma che non è abbonato alla vittoria soprattutto in un club, come la Juve, dove “vincere è l’unica cosa che conta”. Diciamo la verità: in altri tempi l’avvocato Agnelli e il suo presidentissimo Giampiero Boniperti avrebbero da tempo già accompagnato alla porta Thiago Motta e Giuntoli o, forse meglio, non li avrebbero mai accolti in una società gloriosa come quella bianconera. C’è perciò da chiedersi cosa aspetti John Elkann, a cui la Juve continua a costare carissima e a non regalare mai gioie, a cacciarli. E’ quello che tutta la tifoseria si aspetta. Coraggio, John. Hai giustamente cacciato Carlos Tavares da Stellantis, sarebbe ora che cacciassi anche la coppia dei perdenti dalla Juve.
Juve, Thiago Motta e Giuntoli hanno fallito scudetto e Champions spendendo un patrimonio: cosa aspetta Elkann a cacciarli?
Una stagione così fallimentare della Juve non si vedeva da 34 anni: Thiago Motta e Giuntoli hanno perso tutto quello che c’era da perdere spendendo una fortuna. L’avvocato Agnelli e il presidentissimo Boniperti li avrebbero già accompagnati alla porta: lo farà anche John Elkann?
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