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Magnum e Cornetto sbarcano in Borsa: Unilever porta i suoi gelati sul mercato

Unilever separa la sua divisione gelati, quotandola in Borsa entro il 2025. I brand iconici come Magnum e Cornetto Algida si preparano così a diventare protagonisti della finanza

Magnum e Cornetto sbarcano in Borsa: Unilever porta i suoi gelati sul mercato

Chi avrebbe mai pensato che il gelato, simbolo di freschezza e dolcezza, potesse finire sotto il microscopio degli investitori? Eppure, i marchi iconici come Magnum e Cornetto Algida, che da anni allietano le estati degli italiani, stanno per fare il loro debutto nel mondo della finanza. Unilever, proprietaria di questi e di altri brand come Viennetta, Carte d’Or o Ben & Jerry’s, ha annunciato un piano di separazione della sua divisione gelati con l’intento di quotarla in Borsa entro la fine del 2025.

La nuova entità avrà la sua sede principale ad Amsterdam e sarà quotata principalmente sulla Borsa olandese, con quotazioni secondarie a Londra e New York.

Unilever: perché quotare la divisione gelati?

La mossa della multinazionale britannica, che detiene oltre 400 marchi nel settore alimentare, bevande, prodotti per l’igiene e per la casa, arriva dopo mesi di speculazioni sul futuro della divisione gelati, che sembrava destinata a essere venduta. Invece, Unilever ha scelto di separare il business del freddo dal resto della sua struttura, consentendo alla divisione di concentrarsi esclusivamente sul gelato, un settore che continua a essere strategico per la compagnia.

Il fatturato 2024 della divisione gelati, pari a 8,3 miliardi di euro, rappresenta, infatti, circa il 14% delle entrate complessive del gruppo, un dato che evidenzia l’importanza di questo settore per Unilever. Con la creazione di una nuova entità indipendente, l’azienda mira a valorizzare al massimo il business del gelato, in un mercato che si prevede continuerà a crescere.

La scelta di Amsterdam come sede principale della nuova divisione non è casuale: la maggior parte delle operazioni e della produzione del business gelati avviene nei Paesi Bassi, rendendo la capitale olandese il punto di riferimento ideale per la nuova società.

Jean-François van Boxmeer, attuale presidente di Vodafone, è stato nominato presidente designato della nuova entità, portando con sé un’esperienza consolidata nel settore corporate e delle quotazioni internazionali.

La spinta degli azionisti: la pressione di Nelson Peltz

La separazione della divisione gelati si inserisce in un più ampio piano di ristrutturazione avviato da Unilever sotto la guida del ceo Hein Schumacher. Il gruppo è sotto la pressione di azionisti, tra cui spicca Nelson Peltz, influente imprenditore americano e fondatore di Trian Fund Management. Peltz ha acquisito una partecipazione significativa in Unilever, arrivando a detenere circa l’1,5% delle azioni (poi scesa all’1,31%) della multinazionale. Inoltre, nel luglio 2022, è stato nominato amministratore non esecutivo nel consiglio di amministrazione di Unilever.

Peltz ha spinto per un’ottimizzazione delle operazioni e per un aumento dei rendimenti per gli investitori. In risposta a queste pressioni, Unilever ha avviato una serie di misure, tra cui il taglio di 7.500 posti di lavoro, con più della metà già attuati. La quotazione della divisione gelati rappresenta una mossa strategica per valorizzare un business redditizio, che, nonostante le sfide stagionali, rimane un settore di forte profitto.

I dubbi degli analisti

La notizia del debutto in Borsa ha avuto un impatto negativo sulle azioni di Unilever, che hanno registrato una caduta del 7% subito dopo l’annuncio. Il calo suggerisce un certo scetticismo da parte degli investitori, preoccupati per le prospettive del mercato dei gelati. Sebbene il business sembri prosperare in termini di fatturato, alcuni analisti sollevano preoccupazioni legate alla stagionalità e alla dipendenza dai costi delle materie prime come latte, cacao e zucchero, i cui prezzi sono soggetti a fluttuazioni.

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