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Borse, buon umore sui mercati mondiali con i venti di pace in Ucraina in attesa dei colloqui Trump-Putin

Qualcuno dice che è un po’ prematuro, ma i mercati stanno festeggiando con entusiasmo l’avvio di colloqui tra Usa e Russia per la pace in Ucraina. Euro in salita, petrolio in calo. In Asia continua a dominare il tech. Anche le borse europee sono viste partire in buon rialzo. Occhi a Tim

Borse, buon umore sui mercati mondiali con i venti di pace in Ucraina in attesa dei colloqui Trump-Putin

Sul mercati spira una tiepida aria di pace. L’annuncio ieri da parte del presidente Trump dell’imminente avvio dei colloqui con la Russia sulla guerra in Ucraina ha messo di buon umore i mercati, anche se alcuni temono sia un entusiasmo un po’ prematuro. Fatto stà che le azioni sono in rialzo, l’euro si è rafforzato, il petrolio ha subito pesanti perdite. E la giornata di oggi si prospetta positiva sui listini, sulla base delle indicazioni fornite dai futures, tutti in rialzo. Di malumore sono i rendimenti dei titoli del Tesoro, poiché l’elevata inflazione Usa minaccia di chiudere la porta a qualsiasi allentamento della politica monetaria negli Stati Uniti quest’anno. Sui mercati asiatici è il settore tech ad avere la meglio.

Primi passi verso la pace in Ucraina. Ma la Ue è pronta?

Ieri, parlando con i giornalisti nello Studio Ovale, il presidente Donald Trump ha detto che probabilmente incontrerà il presidente russo Vladimir Putin in Arabia Saudita. Trump in una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin ha accettato di avviare i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina che dura da tre anni, cogliendo di sorpresa gli europei. Intanto il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha esposto la visione degli Stati Uniti in un incontro con le sue controparti Nato a Bruxelles. Hegseth ha detto che non è realistico pensare che l’Ucraina si unisca all’alleanza occidentale o che riconquisti tutto il territorio perso dal 2014 e gli Stati Uniti non forniranno truppe a nessuna forza di mantenimento della pace. Hegseth ha aggiunto di essere convinto che la Nato prospererà, finché i suoi membri europei faranno la loro parte. “Questo non accadrà per caso”, ha detto. “Sarà necessario che i nostri alleati europei scendano in campo e si assumano la responsabilità della sicurezza convenzionale nel continente”. Ora ci si chiede se l’Europa sarà in grado di farlo. Bloomberg Economics calcola che proteggere l’Ucraina ed espandere i propri eserciti potrebbe costare alle principali potenze del continente altri 3,1 trilioni di dollari nei prossimi 10 anni. E se gli europei non riusciranno a organizzare un deterrente convincente, Putin non farà altro che aumentare i suoi tentativi di indebolire e alla fine persino di smantellare sia l’UE che l’alleanza Nato. Un impegno del genere metterebbe a nudo le fratture che l’UE ha sorvolato per anni.

Wall Street recupera in chiusura dai minimi di seduta

Alla fine i segni di Wall Street sono negativi, ma molto meno di quanto visto nel corso delle contrattazioni, colpite dai dati sull’inflazione Usa. Il Dow Jones lascia sul parterre lo 0,50%, l’S&P-500 chiude sotto i livelli della vigilia a 6.052 punti. Sulla parità il Nasdaq 100 (+0,12%), come pure, senza direzione l’S&P 100 (-0,1%). I principali indici nel corso della seduta erano scesi dopo il dato sull’inflazione statunitense che a gennaio è salita più del previsto al massimo in quasi 1 anno e mezzo, diminuendo così le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed. Gli investitori hanno ridotto le aspettative di un ulteriore allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve quest’anno a soli 28 punti base, equivalenti a un solo taglio, mentre altri iniziano a ragionare su possibili rialzi in futuro.

I rendimenti dei titoli del Tesoro sono balzati dopo i dati sull’inflazione, con i rendimenti a 10 anni in rialzo di 10 punti base, raggiungendo ieri un massimo di tre settimane del 4,66%. Oggi sono in calo di 2 punti base al 4,6151%.
Oggi i futures anticipano una seduta azionaria positiva. I futures Nasdaq sono saliti dello 0,4% mentre i futures S&P 500 hanno guadagnato lo 0,2%.

Asia dominata dai tech. La Cina a sostegno di un nuovo caso di default immobiliare

In Asia è il settore tech a dominare la scena. L’indice Hang Seng di Hong Kong guadagna il +2,70% raggiungendo un altro massimo degli ultimi quattro mesi e registrando un aumento del 10% dall’inizio dell’anno. In particolare il suo Hang Song Tech è a un passo dai massimi dei livelli raggiunti con il rally innescato dalla riapertura dopo la pandemia sulla scia dell’effervescenza per l’intelligenza artificiale partita con l’annuncio di DeepSeek. A beneficiarne è anche Alibaba, che sale ancora ed arriva a segnare da inizio anno un rialzo del +44%. Nissan e Honda mettono formalmente fine ai colloqui di fusione, affossando l’accordo da 60 miliardi di dollari

Il Nikkei del Giappone ha guadagnato l’1,4%. In gennaio l’aumento dei prezzi alla produzione è stato il più forte degli ultimi 19 mesi, un dato che anticipa altri rialzi dei tassi d’interesse da parte della banca centrale giapponese. L’indice è salito del 4,2% rispetto a un anno prima, soprattutto per effetto dei rincari dei prodotti agricoli come il riso. Nel dicembre del 2024 l’incremento era stato del 3,9%. Il consensus era +4%. I tassi rendimento dei titoli governativi decennali giapponesi hanno continuato a salire, toccando il livello più alto degli ultimi 15 anni. Il mese scorso la BOJ ha alzato il tasso di riferimento al livello più alto degli ultimi 17 anni: in un sondaggio Bloomberg condotto dopo la riunione politica di gennaio, più della metà degli osservatori della BOJ ha dichiarato di aspettarsi il prossimo rialzo a luglio.

L’indice MSCI più ampio delle azioni Asia-Pacifico al di fuori del Giappone è aumentato dello 0,3%. Sono più deboli le borse della Cina: indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen +0,2%. Le autorità cinesi stanno lavorando a un intervento a sostegno del pericolante costruttore China Vanke a colmare un deficit di finanziamento di circa 50 miliardi di yuan (6,8 miliardi di dollari), lo scrive Bloomberg. Le autorità di regolamentazione stanzieranno 20 miliardi di yuan di quote speciali di obbligazioni governative locali per l’acquisto di proprietà invendute e terreni. Vanke e le sue affiliate potranno attingere ad altre fonti di finanziamento, tra cui nuove vendite di obbligazioni e prestiti bancari, per il pagamento del debito.

Nel resto dell’Asia Pacifico, l’indice TAIEX di Taipei ha chiuso in rialzo dello 0,5%. La borsa della Corea del Sud sale, indice KOSPI +1,4%. Ha aperto in positivo il mercato azionario indiano: indice BSE Sensex +0,7%.

L’euro si rafforza, il petrolio si affossa

Nel mercato dei cambi, il dollaro si è mantenuto a 154,52 yen, dopo essere balzato dell’1,3% durante la notte, mentre i rendimenti USA salivano alle stelle. L’euro se l’è cavata molto meglio, dopo essersi ripreso dai cali precedenti: è salito dello 0,5% a 1,0431 dollari, rimbalzando da un minimo di 1,0317 dollari durante la notte e ora ha da affrontare una forte resistenza al massimo di gennaio di 1,0535 dollari.

Nei mercati delle materie prime, i prezzi del petrolio hanno prolungato il calo della notte scorsa, sulla scia delle speranze di un accordo di pace tra Russia e Ucraina, che significherebbe la fine delle sanzioni che hanno interrotto i flussi di approvvigionamento. Il greggio statunitense è sceso dello 0,7% a 70,88 dollari al barile, dopo essere sceso del 2,7% durante la notte, e anche il Brent è sceso dello 0,7% a 74,66 dollari, dopo essere sceso del 2,4% durante la notte. L’oro è rimasto invariato a 2.902 dollari l’oncia, non lontano dal massimo storico di 2.942,7 dollari toccato martedì.

Borse europee viste aprire decisamente positive

L’aria di pace spira anche in Europa con le borse europee sono viste aprire decisamente di buon umore , sulla base delle indicazioni dei futures EUROSTOXX 50 in rialzo dell’1,04%.

Tim. Ieri il consiglio di amministrazione ha dato il via libera alla cessione di Sparkle, la società dei cavi sottomarini, per 700 milioni di euro. La società ha chiuso il 2024 con ricavi totali di Gruppo pari a 14,5 miliardi di euro, in crescita del 3,1% anno su anno (+1,5% nel domestico a 10,2 miliardi di euro, +6,8% in Brasile a 4,4 miliardi di euro); i ricavi da servizi di Gruppo sono in crescita del 3,4% anno su anno a 13,5 miliardi di euro (+2,0% nel domestico a 9,3 miliardi di euro, +6,6% in Brasile. L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato After Lease del Gruppo al 31 dicembre 2024 è sceso sotto 7,3 miliardi di euro, in calo di 0,8 miliardi di euro. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l’aggiornamento del piano strategico 2025-2027, che punta a posizionare il Gruppo come la migliore e più grande piattaforma digitale e telco in Italia e come il più efficiente operatore di TLC in Brasile. Grazie alla generazione di cassa prevista dal piano verrà ridotta ulteriormente la leva e verrà ripresa la remunerazione degli azionisti, mantenendo al contempo flessibilità finanziaria e una solida struttura del capitale.

Commerzbank taglierà 3.900 posti di lavoro, principalmente in Germania, mentre respinge UniCredit. La banca, che è in parte di proprietà statale ha definito le mosse di UniCredit come ostili e ha affermato che sosterrà 700 milioni di euro in oneri di ristrutturazione nel 2025.

Credit Agricole ha indicato Hugues Brasseur come direttore generale e amministratore delegato di Credit Agricole Italia in vista della prossima assemblea del 23 aprile. Barclays ha alzato il target price da 8,8 a 9,5 euro (rating overweight).

Generali. Unicredit detiene al 7 febbraio il 5,118%, di cui il 4,184% con diritti di voto, mentre il resto è tramite posizioni lunghe, secondo gli aggiornamenti Consob.

Italgas varerà l’aumento di capitale per finanziare l’acquisizione di 2i Rete Gas prima dell’estate, ha detto l’ad, Paolo Gallo, durante la presentazione dei conti 2024 (utile netto adjusted di 506,6 milioni di euro, in crescita del 15,2% rispetto allo stesso periodo del 2023 su ricavi per 1,778 miliardi, +0,2%).

Germania. Rallenta l’inflazione in Germania in gennaio in linea con i dati di fine mese, che indicavano un incremento del 2,3% su base annua, dopo il +2,6% del mese precedente.
Su base mensile si registra un -0,2%, uguale alla stima preliminare, dopo il +0,5% di dicembre.

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