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Scioperi nei weekend, cambia tutto: nuove fasce di garanzia per i treni anche nei festivi

Troppi disagi per i viaggiatori nei weekend: la Commissione di Garanzia introduce fasce di garanzia nei giorni festivi e potenzia i servizi minimi. Sindacati contrari, consumatori favorevoli

Scioperi nei weekend, cambia tutto: nuove fasce di garanzia per i treni anche nei festivi

Dopo un anno segnato da continui disagi per i viaggiatori nei fine settimana, la Commissione di Garanzia sugli scioperi ha deciso di intervenire con una nuova regolamentazione. L’ente ha modificato l’Accordo del 1999 sui servizi minimi essenziali, introducendo fasce di garanzia anche nei giorni festivi e rafforzando le tutele per i viaggiatori della media e lunga percorrenza.

La decisione è stata presa “nell’esercizio del potere di regolamentazione provvisoria attribuitole dall’art. 13 della legge 146/1990“, dopo aver consultato le parti sociali e preso atto della loro mancata intesa.

A partire da quest’anno, saranno, così, garantiti servizi minimi nelle fasce orarie 7:00-10:00 e 18:00-21:00 anche nei giorni festivi. Per i treni a media e lunga percorrenza, compresa l’Alta Velocità, il numero minimo di corse sarà calcolato in proporzione a quelle previste per il trasporto regionale.

Secondo la Commissione, l’intervento si è reso necessario per bilanciare il diritto di sciopero con quello alla mobilità, evitando che i viaggiatori restino completamente privi di alternative nei weekend. “Non trova più alcuna giustificazione una distinzione tra giorni feriali e festivi nella previsione di soglie minime di servizio da garantire in occasione degli scioperi”, si legge nella delibera.

Nuove fasce orarie: perché questa riforma era necessaria

Negli ultimi anni, la situazione del trasporto ferroviario è cambiata radicalmente. L’introduzione dell’Alta Velocità, la crescita della mobilità intermodale e l’aumento dei flussi turistici hanno reso obsoleto il sistema di scioperi regolato dall’Accordo del 1999. I dati raccolti dalla Commissione mostrano che, tra il 2019 e il 2024, la percentuale di viaggiatori in movimento nei giorni festivi ha superato il 50% rispetto ai feriali. “Non era più sostenibile lasciare i passeggeri senza alternative nei giorni festivi, quando la domanda di mobilità è aumentata considerevolmente”, spiega la Commissione di Garanzia.

L’adeguamento normativo tiene anche conto di quanto già avviene in altri settori del trasporto pubblico. Nel trasporto aereo, ad esempio, le fasce di garanzia operano senza distinzioni tra giorni feriali e festivi, mentre nel trasporto pubblico locale vengono garantiti servizi minimi su base continuativa. “La regolamentazione ferroviaria era rimasta indietro rispetto a questi standard”, evidenzia la Commissione.

Inoltre, la mancanza di treni garantiti nei giorni festivi aveva un impatto non solo sui turisti, ma anche su lavoratori turnisti e professionisti, sempre più numerosi nei settori che operano nel weekend. “Nel nostro Paese, un lavoratore su cinque è impiegato la domenica, e nel settore del lavoro autonomo questa percentuale arriva a uno su quattro”, ha ricordato l’associazione Assoutenti in una lettera alla Commissione già nel 2021.

Sindacati contrari, consumatori favorevoli

La decisione della Commissione ha generato reazioni contrastanti. Le organizzazioni sindacali si sono opposte, denunciando “un’inaccettabile restrizione del diritto di sciopero” e sottolineando che i conflitti collettivi derivano spesso da “mancati rinnovi contrattuali e dumping salariale nel settore”. Ferrovie dello Stato e l’associazione datoriale Agens hanno accolto con favore le modifiche, pur sollecitando “un intervento più ampio che metta capo a una disciplina generale del settore”.

Tra i più soddisfatti, le associazioni dei consumatori. “Era evidente che non c’era equilibrio tra il diritto di sciopero e quello di mobilità dei viaggiatori nei weekend. Era assurdo che nel trasporto aereo gli scioperi non possano superare le quattro ore mentre per i treni si arrivava a 24 ore, lasciando i passeggeri allo sbando”, ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Ora speriamo che seguano altri aggiustamenti, ad esempio sulle franchigie, per tenere conto delle nuove tendenze in fatto di vacanze e turismo”.

La delibera sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito della Commissione, entrando in vigore come regolamentazione provvisoria fino a un’eventuale revisione definitiva.

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