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Caffè, il prezzo sui mercati internazionali ha raggiunto nuovi livelli storici. Poca e lenta l’offerta rimasta

Torna a crescere i prezzo del caffè sui mercati internazionali, raggiungendo record storici. La tazzina di caffè in Italia intanto è già rincararta

Caffè, il prezzo sui mercati internazionali ha raggiunto nuovi livelli storici. Poca e lenta l’offerta rimasta

I prezzi internazionali del caffè arabica hanno raggiunto nuovi massimi storici, superando i 3,60 dollari alla libbra, poiché al Brasile, di gran lunga il più grande produttore al mondo, gli sono rimasti ben pochi chicchi da vendere, mentre rimangono le preoccupazioni per il prossimo raccolto.

I commercianti dicono che l’80-90% dell’attuale raccolto di arabica del Brasile è già stato venduto e che le nuove transazioni vanno a rilento, secondo quanto riporta Reuters. Il Brasile produce quasi la metà dei chicchi di arabica del mondo, una varietà di alta qualità solitamente utilizzata nelle miscele tostate e macinate.

Recentemente il clima del paese è stato più favorevole, dopo quella grave siccità che lo ha colpito l’anno scorso. Tuttavia, il prossimo raccolto è previsto in calo del 4,4% rispetto al precedente, secondo l’agenzia brasiliana per la fornitura alimentare Conab. “Le forniture globali di caffè restano limitate. Il Vietnam sta procedendo lentamente con le vendite del suo raccolto di robusta. E anche l’arabica raccolta in America Centrale e Colombia sta impiegando più tempo per arrivare sul mercato e gli agricoltori brasiliani non mostrano molto interesse a venderne di più”, ha affermato ieri il broker HedgePoint Global Markets.

I futures sul caffè Arabica sulla borsa ICE, un contratto utilizzato a livello globale per stabilire il prezzo delle contrattazioni di caffè fisico, hanno raggiunto un massimo storico di 3,6945 dollari per libbra in un primo momento, portando i guadagni per l’anno a quasi il 15%. Il contratto ha poi chiuso sotto i picchi, ma comunque in rialzo del 2,5% a 3,6655 dollari per libbra. Il caffè Robusta, una varietà generalmente più economica utilizzata soprattutto per preparare il caffè solubile, è aumentato dello 0,9%, attestandosi a 5.609 dollari a tonnellata.


Si prevede che le esportazioni di caffè dall’India, quinto produttore mondiale di caffè robusta, diminuiranno di oltre il 10% nel 2025 a causa della minore produzione e delle minori scorte di riporto del raccolto della scorsa stagione.

I commercianti dicono che gli agricoltori sia in India che in Vietnam, il principale produttore di Robusta al mondo, stanno frenando le vendite in previsione di ulteriori aumenti dei prezzi e che in Brasile è stato venduto circa l’80-90% dell’attuale raccolto.

Il broker Sucden ha affermato in un rapporto che anche gli agricoltori brasiliani stanno dando priorità alle vendite locali rispetto alle esportazioni a prezzi in dollari, nonostante queste ultime fruttino di più, dato che la loro situazione finanziaria è migliorata notevolmente negli ultimi due anni.

Ha aggiunto che le attuali scorte di riserva del Paese si sono erose fino a circa 500.000 sacchi, rispetto ai circa 8 milioni di sacchi tradizionali, il che significa che eventuali ulteriori perturbazioni meteorologiche potrebbero avere un impatto sproporzionato sui prezzi globali del caffè. Sucden prevede che il mercato mondiale del caffè registrerà il quarto deficit consecutivo in questa stagione.

In rialzo anche zucchero e cacao

Tra le altre materie prime soft scambiate, lo zucchero grezzo è aumentato dell’1,1% a 19,45 centesimi per libbra, rimbalzando nettamente rispetto al minimo di cinque mesi della scorsa settimana, mentre lo zucchero bianco è aumentato del 2,2% a 522,90 dollari a tonnellata. I futures sul cacao di New York sono aumentati del 3,3% a 11.745 dollari a tonnellata, mentre il cacao di Londra è aumentato dell’1,6% a 9.138 libbre a tonnellata.

In Italia il prezzo della tazzina è già salito

Secondo la recente indagine realizzata da Assoutenti e Centro di formazione e ricerca sui consumi (C.r.c.), il prezzo della tazzina di caffè servita nei bar italiani continua a salire, tanto che a fine 2024 il prezzo medio dell’espresso ha raggiunto in Italia una media di 1,21 euro, in crescita del +18,1% sul 2021. Del resto il prezzo al chilogrammo del caffè tostato ha registrato in media un aumento del 42,8% negli ultimi tre anni. Alla fine del 2024, la media è risultata pari a 12,66 euro al kg, contro gli 8,86 euro del 2021.

Bolzano saldamente in testa alla classifica delle città italiane dove l’espresso costa di più, con una media di 1,38 euro a tazzina, seguita da Trento (1,35 euro) e Pescara (1,34 euro), città che segna anche il rincaro più pesante (+34% dal 2021). Sale a 1 euro il prezzo nella città più economica, Catanzaro, 1,12 euro a Roma. Con 6 miliardi di tazzine di espresso vendute ogni anno in Italia, l’esborso totale per i consumatori ha raggiunto quota 7,26 miliardi di euro nel 2024.

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