Il fondo sovrano norvegese Norges Bank Investment Management (Nbim), il più grande al mondo tra gli investitori istituzionali, ha raggiunto un nuovo record di investimenti in Italia. Con una quota di 22 miliardi di dollari in azioni, obbligazioni e immobili tricolori, ha registrato un incremento del 14% rispetto alla fine del 2023, quando il totale delle partecipazioni era di 19,5 miliardi.
Il boom di Btp e titoli di Stato: Norges Bank punta sul debito italiano
Il vero motore di questa crescita è stato il settore obbligazionario. Il fondo ha registrato un balzo del 33% nei suoi investimenti in bond italiani, con un totale che è arrivato a ben 10,8 miliardi di dollari distribuiti su ben 27 bond. Il grande protagonista è il Tesoro italiano, con cui Norges Bank detiene 8,1 miliardi di dollari tra Btp e altri titoli di Stato. Rispetto a fine 2023, questo segna un aumento di circa 2 miliardi di dollari, a testimonianza di un forte impegno nei titoli di stato italiani. Tra i pilastri del portafoglio obbligazionario del fondo anche quelli in Enel (428 milioni), Eni (330 milioni) e Intesa Sanpaolo (313 milioni).
Piazza Affari: le aziende italiane preferite da Norges Bank
Passando alla componente azionaria, il fondo ha deciso di snellire il suo portafoglio, riducendo il numero di partecipazioni in Piazza Affari da 133 a 112 aziende. Questo potrebbe essere un segnale che il mercato italiano sta diventando sempre più polarizzato, con il fondo che seleziona solo le società più capitalizzate. Nonostante la riduzione, però, la componente azionaria ha visto un aumento del 1,8%, passando da 11,1 miliardi a 11,3 miliardi di dollari, mantenendo comunque una posizione preminente nel portafoglio.
Tra le posizioni più rilevanti, spicca il 7% di Iveco, con un investimento di 232 milioni di dollari, che fa di Norges uno degli azionisti di riferimento dell’azienda. Altri titoli di rilievo sono Unicredit (1,7 miliardi, 2,8% del capitale), Enel (1 miliardo, 1,44%) e Intesa Sanpaolo (945 milioni, 1,3%). Ma non è tutto: il fondo detiene anche il 3,8% di Biesse, il 3,5% di Ariston e il 3,4% di El.En. In totale, ben 41 partecipazioni italiane superano la soglia del 1,5%, la media globale del fondo.
Norges Bank: 2024 da record con utili e rendimento del 13%
Guardando al panorama globale, il 2024 è stato un anno da incorniciare per il fondo sovrano norvegese. Ha registrato un utile record di 2.511 miliardi di corone norvegesi (equivalenti a 221 miliardi di dollari), con un rendimento complessivo del 13%. Questo ha fatto salire il valore totale del portafoglio a ben 1.739 miliardi di dollari a fine anno.
Un fattore cruciale dietro questo successo è stato l’ottimo rendimento dei titoli tecnologici americani, che hanno spinto i guadagni del fondo, dimostrando ancora una volta l’efficacia della sua strategia di diversificazione. Apple, Microsoft e Nvidia sono stati i grandi protagonisti, ma l’intero settore tech ha brillato.
Nicolai Tangen, ceo di Norges Bank, ha sottolineato come la strategia diversificata del fondo, unita a una forte esposizione ai mercati emergenti e al settore tecnologico, continui a ripagare, rafforzando ulteriormente la posizione del fondo come uno degli attori più influenti nel panorama degli investimenti globali.