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Borse, la Cina spinge il mercato azionario in difficoltà. Dubbi sui dazi e sull’Ai di Trump. Europa vista aprire debole

Dopo giorni di “notizie trumpiane”, gli investitori si rifugiano nelle misure cinesi che rilanciano le borse asiatiche. Wall Street ha chiuso in rialzo grazie a Netflix (+10%) mentre il dollaro resta in attesa delle mosse delle banche centrali

Borse, la Cina spinge il mercato azionario in difficoltà. Dubbi sui dazi e sull’Ai di Trump. Europa vista aprire debole

Dopo essere stati bersagliati per giorni da sole notizie trumpiane, oggi gli investitori hanno un’alternativa con l’annuncio di nuove misure cinesi per risollevare il mercato azionario in difficoltà, il che ha spinto al rialzo le borse asiatiche. Ieri Wall Street ha chiuso in rialzo, sostenuta soprattutto dai titoli tecnologici, con una stellare Netflix che ha portato a casa quasi il 10%. Il dollaro è fermo in mancanza di dettagli sui dazi, mentre uno stimolo è atteso dalle banche centrali che decideranno sui tassi i prossimi giorni. I future suggeriscono però un’apertura debole in Europa, così come sui titoli Usa.

Wall Street chiude in rialzo spinta dai tecnologici. Netflix +10%

Wall Street ha chiuso con un rialzo sul Dow Jones dello 0,30% e con un piccolo scatto in avanti per l’S&P-500, che arriva a 6.086 punti. In netto denaro il Nasdaq 100 (+1,33%) e bene anche l’S&P 100 (+0,9%). Gli investitori stanno valutando la prospettiva di tagli fiscali e deregolamentazione sotto il presidente Donald Trump, così come i segnali di una crescita economica resiliente.

Si distinguono nel paniere S&P 500 i settori informatica (+2,49%) e telecomunicazioni (+1,14%). Nel listino, le peggiori performance sono state quelle dei settori utilities (-2,18%), energia (-1,75%) e materiali (-0.79%). Tra i best performers del Nasdaq 100, Netflix (+9,69%), Moderna (+7,27%), Nvidia (+4,43%) e Microsoft (+4,13%). Tra i protagonisti del Dow Jones, Microsoft (+4,13%), Travelers Company (+3,16%), Procter & Gamble (+1,87%) e Amazon (+1,86%).

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La Cina sostiene il mercato azionario con fondi per quasi 14 miliardi di dollari

Arriva un nuovo sforzo da parte delle autorità cinesi. Stavolta a essere sostenuto è il mercato azionario in difficoltà, dove i principali indici di riferimento sono scesi del 3% dall’inizio del mese, mentre altrove i principali mercati azionari sono saliti. Secondo il presidente della China Securities Regulatory Commission, Wu Qing, Pechino prevede di convogliare centinaia di miliardi di yuan all’anno dai fondi delle compagnie assicurative statali al mercato azionario, di cui almeno 100 miliardi di yuan (13,75 miliardi di dollari) nella prima metà di quest’anno. L’indice blue-chip CSI300 della Cina e l’indice composito di Shanghai sono balzati di oltre l’1% dopo la notizia, così come l’indice Hang Seng, anche se nel frattempo hanno rinunciato ad alcuni di quei guadagni. Le notizie dalla Cina hanno offerto scarso supporto all’indice MSCI delle azioni di tutta l’Asia-Pacifico al di fuori del Giappone, che oggi ha registrato un calo dopo sette sessioni consecutive di guadagni.

Softbank guida il rialzo del Nikkei

L’indice di riferimento della borsa di Tokyo sale dello 0,8% e lo yen si indebolisce a 156,5 sul dollaro. Softbank è anche oggi protagonista: il titolo del conglomerato della attività del tech è in rialzo del 5%, dopo il +11% di ieri. Secondo indiscrezioni riportate dalla testata The Information, SoftBank e OpenAI hanno intenzione di impegnare 19 miliardi di dollari di capitale ciascuna in Stargate, il progetto di realizzazione di un network di data center per l’intelligenza artificiale annunciato ieri alla Casa Bianca da Donald Trump. Le due aziende avrebbero così il 40% ciascuno del capitale di Stargate. Trump ha anticipato che la joint venture alla quale partecipa anche Oracle, inizierà con un finanziamento da cento miliardi di dollari.

In Asia ha aperto in lieve rialzo l’azionario dell’India, ha chiuso in ribasso la borsa di Sidney. Indice Straits Times di Singapore +0,7%. Zavorrato dal colosso Hynix, l’indice KOSPI di Seul è in calo dell’1,3%. Il titolo del principale fornitore di memorie ad alta larghezza di banda a Nvidia, perde il 4,7%, malgrado i dati positivi. Hynix ha presentato dati del trimestre da record per quel che riguarda l’utile operativo. Nell’ultimo quarto del 2024, questa voce si è più che ventuplicata a 8,08 trilioni di won (5,6 miliardi di dollari): il fatturato è salito del 75%, in linea con le stime degli analisti. L’azienda sudcoreana ha inoltre aumentato il dividendo annuale del 25% a 1.500 won per azione e ha dichiarato di aspettarsi che le vendite dei chip di memoria ad alta larghezza di banda raddoppieranno quest’anno.

Dollaro fermo: attesa per le mosse delle banche centrali

Il dollaro è stato scambiato in intervalli ristretti rispetto alle principali valute, mentre sta cercando di trovare una direzione in assenza di annunci concreti sui dazi da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Nei prossimi giorni è attesa anche una serie di decisioni politiche da parte delle banche centrali. La Banca del Giappone ha dato il via oggi alla sua riunione di politica monetaria di due giorni e i mercati hanno praticamente scontato un aumento dei tassi di 25 punti base dopo le anticipazioni della scorsa settimana da parte dei responsabili politici della BOJ. Probabilmente ci vorranno sia l’aumento dei tassi previsto sia una promessa esplicita di ulteriori aumenti in futuro per fermare una nuova caduta dello yen, che oggi ha continuato ad allontanarsi dal massimo di un mese toccato all’inizio della settimana. Le decisioni sui tassi della Federal Reserve statunitense e della Banca Centrale Europea sono previste rispettivamente per mercoledì e giovedì della prossima settimana.

L‘indice del dollaro, che misura la valuta rispetto alle sei principali rivali, tra cui euro e yen, era invariato a 108,31 stamane, dopo due giorni di guadagni pari a circa lo 0,1%. Lunedì era crollato dell’1,2%, il calo più ripido in un giorno da novembre 2023, poiché il primo giorno di mandato di Trump ha portato una raffica di ordini esecutivi, ma nessuno sui dazi. Finora Trump ha proposto dazi pari a circa il 25% su Canada e Messico e del 10% sulla Cina a partire dal 1° febbraio. Ha anche promesso dazi sulle importazioni europee, senza fornire dettagli. Lunedì Trump ha firmato un ampio memorandum commerciale, ordinando alle agenzie federali di completare un’analisi approfondita di una serie di questioni commerciali entro il 1° aprile, data che molti operatori di mercato ritengono sarà fondamentale per la rivelazione dei piani tariffari.

Lo yuan cinese è rimasto pressoché invariato a 7,2816 per dollaro nelle contrattazioni offshore. Lo yen giapponese è sceso di circa lo 0,1% a 156,69, con i mercati che stimano una probabilità del 96% di un rialzo di un quarto di punto. L’euro è rimasto pressoché invariato a 1,0406 dollari. Si prevede per lo più che la BCE taglierà i tassi di un quarto di punto la prossima settimana. Il dollaro canadese è rimasto stabile a 1,4389 rispetto al biglietto verde. Si ritiene che la Banca del Canada ridurrà probabilmente i tassi di un quarto di punto mercoledì prossimo. Il peso messicano è rimasto pressoché invariato a 20,49 rispetto alla valuta statunitense.

Scende ancora il petrolio, ma crescono altre materie prime

Sesto ribasso consecutivo per il Brent: il progresso da inizio gennaio si è ridimensionato intorno al 5%. Continua a pesare la dichiarazione di emergenza nazionale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per aumentare la produzione di energia (petrolio e gas). Ad essa si aggiunge l’incertezza sul potenziale impatto dei dazi sulla crescita economica globale e sulla domanda di energia. Nel frattempo, secondo le stime dell’API, le scorte di greggio USA sarebbero aumentate di 958.000 barili nella settimana conclusa il 17 gennaio, così come le scorte di benzina sarebbero aumentate di 3,23 milioni di barili e le scorte di distillati di 1,88 milioni di barili. Operatività. Ribadiamo la strategia: prendere profitto in area 80/81 usd e comprare su una correzione intorno a 75 usd.

Al calo del greggio ha fatto da contraltare la moderata crescita di altre materie prime come ferro, acciaio, caffè e gas naturale Usa. In calo del -2,6% a 48,709 euro il Gas UE (TTF) e dello 0,6% a 9.223 usd la tonnellata il rame. Quasi invariato l’alluminio, cresciuto del +3% da inizio anno. Il prezzo dell’oro (2.754 dollari) è sui livelli di mercoledì mattina, a meno di due punti percentuali dal record.

Borse europee viste aprire deboli

Le azioni europee sembrano destinate a un’apertura negativa (-0,25% il future sull’Eurostoxx50). Anche i futures statunitensi flettono (-0,07% quello sul Dow Jones e -0,16% quello sull’S&P500). Ieri, al quasi record di Wall Street, l’Europa ha risposto con i record del Dax di Francoforte, del Ftse 100 di Londra, dell’indice EuroStoxx 600. Ad essi si è aggiunto il record da 25 anni dell’indice EuroStoxx 50.

Oggi il calendario dei dati è scarno in Europa. È attesa una decisione sui tassi da parte della Norges Bank, che si prevede manterrà i tassi invariati.

Tim ha esteso di 15 giorni fino al 15 marzo il periodo di esclusiva con il Tesoro e il fondo spagnolo Asterion per la cessione di Sparkle, operatore nel settore dei cavi sottomarini.

Commerzbank ha detto che si impegnerà in colloqui con Unicredit per una possibile integrazione solo se l’italiana presenterà una proposta, finora non pervenuta.

Illimity ha nominato Jefferies e Wepartners come advisor finanziari nell’offerta lanciata da Banca Ifis.

Stellantis sta portando avanti un progetto di costruire un nuovo pickup di medie dimensioni a Belvidere, nell’Illinois.

Mittel. Lake BidCo ha comunicato di aver depositato presso la Consob il documento relativo all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria avente ad oggetto 11.419.189 azioni ordinarie di Mittel – società finanziaria di investimento quotata all’Euronext Milan – e rappresentative del 14,04% del capitale sociale. Il periodo di adesione all’offerta avrà inizio il 30 gennaio 2025 e terminerà il 27 febbraio 2025, estremi inclusi, salvo proroghe. Il corrispettivo è fissato a 1,75 euro per ciascuna azione portata un adesione, con data di pagamento fissata al 6 marzo 2025.

Eni e Cdp Equity hanno comunicato il rinnovo tacito del patto parasociale sul 25% del capitale di Saipem.

Snam potrebbe presentare il mese prossimo un’offerta vincolante per acquisire una partecipazione nelle attività di cattura della CO2 di Eni, come ha detto l’ad, Stefano Venier, sia Hera che presenta il nuovo piano industriale 2024-2028.

Hera ha comunicato la sottoscrizione di un accordo quadro com AIMAG (gruppo partecipato da 21 comuni distribuiti nelle province di Modena e Mantova, è attivo nei settori dei servizi ambientali, ciclo idrico ed energia) che darà il via a una nuova fase del progetto di partnership industriale. Il percorso prevede, tra l’altro, un aumento di capitale in natura da liberarsi mediante il conferimento da parte di Hera in favore di AIMAG di una partecipazione di circa il 45% di una newco a cui verranno trasferite le attività afferenti al servizio idrico integrato della provincia di Modena, attualmente in capo a Hera, riguardanti la gestione di 7.300 km di reti al servizio di circa 470.000 mila cittadini. L’aumento di capitale è stato definito valutando AIMAG circa 7x l’Ebitda 2024 e la newco circa 1,2x la RAB. Le parti prevedono di arrivare a completare l’operazione entro giugno 2025. Inoltre il cda della multiservizi quotata su Euronext Milan, ha visionato i risultati preconsuntivi 2024 e approvato il Piano industriale al 2028. L’anno appena concluso evidenzia una performance positiva dei margini industriali di tutti i business del portafoglio, con un MOL previsto superiore a 1.550 milioni di euro, rispetto ai 1.495 milioni del 2023. La robusta generazione di cassa, supportata anche da una gestione efficiente del capitale circolante, ha permesso il mantenimento del rapporto tra debito netto/MOL al di sotto del 2,6x in linea con il valore del 2023. Alla luce di questi dati, è stata rivista al rialzo la politica del dividendo: si prevede di proporre al CdA una distribuzione del dividendo di 15 centesimi di euro per azione, in aumento del 7,1% rispetto alla cedola di competenza 2023 pagata nel 2024 e che si confronta con la previsione di crescita del 3,5% del precedente Piano industriale (14,5 centesimi).

AbitareIn, società milanese leader dello sviluppo residenziale, quotata sul segmento Euronext STAR Milan ha approvato il bilancio d’esercizio al 30 settembre 2024, chiuso con ricavi consolidati pari a 74,8 milioni, mentre l’Ebitda ha raggiunto 17,1 milioni. L’Ebt consolidato si attesta a 10,1 milioni, l’utile netto di spettanza del gruppo 5,8 milioni. L’indebitamento finanziario netto consolidato è pari a 89,1 milioni, il patrimonio netto di pertinenza del gruppo a 107,3 milioni. I ricavi della capogruppo ammontano a 11,1 milioni, e sono dovuti principalmente a quelli “provenienti dai contratti di service e di remunerazione di proprietà intellettuale sottoscritti con i veicoli operativi”, si legge nella nota. L’utile, pari a 11,6 milioni, deriva principalmente dai dividendi distribuiti dalle società controllate.

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