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Bond, Unicredit si rivolge al retail e punta sul tasso variabile. Eni colloca agli istituzionali bond perpetui per 1,5 miliardi

Emissioni molto diverse tra loro arricchiscono il parco del mercato dei capitali. Ecco i dettagli

Bond, Unicredit si rivolge al retail e punta sul tasso variabile. Eni colloca agli istituzionali bond perpetui per 1,5 miliardi

Il mercato dei capitali si arricchisce di nuove emissioni obbligazionarie, molto diverse tra loro per soddisfare i palati di tutti gli investitori: da una parte Unicredit indirizza agli investitori retail due emissioni a partire da oggi, dall’altra Eni si è rivolta agli investitori specializzati raccogliendo circa 5 miliardi di ordini. Vediamone le caratteristiche.

Unicredit per il retail: bond a 10 anni a tasso variabile

UniCredit presenta due nuove Obbligazioni direttamente negoziabili sul mercato MOT e Bond-X di Borsa Italiana, disponibili quindi per tutti gli investitori, che potranno negoziarle direttamente dal proprio conto titoli indipendentemente dalla banca di appoggio. Entrambe hanno una durata di 10 anni e pagano cedole variabili legate all’Euribora 3 mesi: una con frequenza trimestrale e l’altra con frequenza annuale, ma si differenziano per i rispettivi meccanismi di calcolo del tasso.

“Prosegue l’attività di emissioni obbligazionarie di UniCredit in negoziazione diretta, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente la gamma di soluzioni pensate per gli investitori alla ricerca di opportunità di rendimento nel segmento del reddito fisso” dice una nota di Piazza Gae Aulenti. .

In una situazione di incertezza sui tassi le nuove Obbligazioni sono state pensate per offrire soluzioni differenziate a chi desidera investire a tasso misto o variabile, con meccanismi di calcolo che consentono di cogliere eventuali rialzi (o di mitigare il calo) dei tassi nel corso degli anni.

Le nuove obbligazioni saranno offerte sul mercato dal 15 gennaio al 5 febbraio 202 , in base alle condizioni di mercato e in linea con il regolamento di MOT e Bond-X, a un prezzo pari al 100% del prezzo di emissione.

L’obbligazione “Fixed to Floater” combina un tasso fisso nel primo anno pari al 5,75%, e dal secondo al decimo anno un tasso variabile pari al tasso Euribor a 3 mesi moltiplicato per un fattore di partecipazione pari a 2 volte, mentre l’obbligazione “Superfloater” non prevede un tasso fisso iniziale e offre una leva superiore sul tasso Euribor 3 mesi (160%) ed con un cap più elevato (6,00%).

La liquidità sul mercato è garantita da UniCredit, pertanto sarà possibile rivendere i titoli prima della naturale scadenza. Il valore di rimborso a scadenza è pari al 100% del valore nominale, mentre durante la vita delle obbligazioni il prezzo seguirà le condizioni di mercato. Un buon test dell’appetito degli investitori per questo genere di prodotti è stato quello per le ultime Obbligazioni a tasso variabile di Unicredit con la leva sull’Euribor a 3 Mesi (IT0005617375 e IT0005621450) che pagavano rispettivamente tre premi fissi e due premi fissi iniziali e successivamente un tasso variabile pari al tasso Euribor a 3 mesi moltiplicato per un fattore di partecipazione pari al 150% e 160%).

Eni si rivolge ai professionali con bond ibridi perpetui

Doppia operazione ieri anche per Eni che ha collocato due nuove emissioni di obbligazioni subordinate ibride perpetue in euro, destinate invece a investitori istituzionali a tasso fisso, oltre al riacquisto di un precedente bond, sempre ibrido. L’importo delle nuove emissioni è di 1,5 miliardi di euro, ed è stato comunicato a borsa chiusa ieri sera, 14 gennaio. Le obbligazioni hanno ricevuto ordini per circa cinque miliardi di euro, soprattutto da Regno Unito, Germania, Francia e Italia. Sono regolate dalla legge inglese e saranno negoziate alla borsa del Lussemburgo. La data di regolamento è prevista per il 21 gennaio 2025. Eni si aspetta che le agenzie di rating assegnino alle obbligazioni un rating di BBB/BBB/Baa3 (S&P/Fitch/Moody’s) e un equity content del 50%.

La prima emissione perpetua subordinata ibrida ha un ammontare di 900 milioni di euro, con un prezzo di re-offer del 99,354% e una cedola annua del 4,5% fino alla prima data di reset prevista a 6,25 anni dall’emissione, il 21 aprile 2031. Senza rimborso anticipato, a partire da quella data la cedola annua verrà rideterminata e successivamente ogni 5 anni, pari al tasso Euro Mid Swap di pari periodo di volta in volta in vigore sommato a un margine iniziale di 208,3 punti base. Il margine sarà ulteriormente incrementato di 25 punti base a partire dal 21 aprile 2036 e di ulteriori 75 punti base a partire dal 21 aprile 2051.

La seconda emissione perpetua subordinata ibrida dell’ammontare di 600 milioni di euro, ha un prezzo di re-offer del 99,114% e una cedola annua del 4,875% fino alla prima data di reset prevista a 9,25 anni dall’emissione, 21 aprile 2034. Come per la prima, senza rimborso anticipato la cedola annua verrà rideterminata a partire da quella data e successivamente ogni 5 anni, pari al tasso Euro Mid Swap di periodo sommato a un margine iniziale di 239,9 punti base. Stessi incrementi per il margine: 25 punti base a partire dal 21 aprile 2039 e altri 75 punti base a partire dal 21 aprile 2054.

Entrambe le emissioni saranno collocate, “compatibilmente con le condizioni di mercato” e successivamente quotate sul mercato regolamentato della borsa di Lussemburgo. Al fianco di Eni è un sindacato di banche composto da Banca Akros, Barclays, Bbva, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, Hsbc, Mediobanca, Mufg, Société Générale Corporate & Investment Banking, e Unicredit che agiranno come joint lead managers.

Contestualmente al collocamento dei bond, il gruppo ha lanciato un’offerta volontaria di riacquisto, rivolta ai portatori del proprio prestito obbligazionario ibrido già in circolazione da 1,5 miliardi di euro con prima call date a ottobre del 2025 e cedola annua del 2,625%, per poi cancellare i titoli riacquistati. Il periodo della tender offer terminerà il 21 gennaio 2025 e successivamente saranno comunicati al mercato gli esiti dell’offerta. Eni regolerà l’intero importo per cassa. L’operazione complessiva è in linea con la strategia finanziaria della società che conferma l’impegno a mantenere le obbligazioni ibride come componente permanente della propria struttura del capitale. Sono ormai cinque anni, dal 2020, che il gruppo colloca questa categoria di bond. La tender offer è supportata da Barclays, Goldman Sachs International, Hsbc e UniCredit, che agiranno come dealer managers.

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