Il veicolo di capitale permanente NB Aurora, prossimo al delisting da Piazza Affari, è pronto a sferrare un doppio colpo da 80-100 milioni di euro per acquisire due aziende italiane. Nel mirino, secondo quanto risulta a Milano Finanza, una catena di ristoranti dalla forte vocazione internazionale e una Pmi specializzata in accessori per il settore del lusso.
Con 140 milioni di euro in cassa – alimentati anche dalla recente cessione di quote in Veneta Cucine e Bluvet – il fondo guidato da Patrizia Micucci conferma il suo focus sulle eccellenze del Made in Italy.
Due operazioni, una sola direzione: crescita
Secondo fonti di mercato riportate da MF, NB Aurora ha avviato trattative esclusive con Osteria da Fortunata, storica insegna della ristorazione romana fondata nel 1921, e con una Pmi che produce accessori per i grandi nomi della moda.
Osteria da Fortunata è un esempio di successo che sposa tradizione e innovazione. Con una decina di locali tra Milano, Roma e persino Miami, la catena ha chiuso il 2024 con ricavi per circa 45 milioni di euro e un ebitda di 9 milioni, pari a un margine del 20%. Forte di ingredienti 100% italiani e di ricette autentiche, il marchio punta ora a espandersi in città ad alta vocazione turistica come Firenze e Venezia, oltre che in nuovi mercati esteri.
L’altra società in trattativa è un fiore all’occhiello del made in Italy: Pmi d’eccellenza che realizza accessori per le grandi maison del lusso. Crescita organica e acquisizioni strategiche sono alla base del suo sviluppo, rendendola una preda perfetta per NB Aurora.
NB Aurora verso il delisting da Piazza Affari
NB Aurora nasce dall’acquisizione del portafoglio del Fondo Italiano di Investimento e vanta oggi investitori come Sergio Gianfranco Dompé (8,22%), Eurizon Capital (7,38%), Intesa Sanpaolo (5,99%) e Mediolanum (4,82%). Con un nav di 334,1 milioni al 30 settembre, il fondo può già contare su partecipazioni in aziende come Rino Mastrotto, Phse Engineering e Club del Sole. Nb Aurora ha già programmato il suo addio al segmento Miv di Piazza Affari, previsto per aprile. La decisione segue il buyout annunciato lo scorso maggio, con il passaggio di controllo da Neuberger Berman al management, ora maggioritario, mentre l’asset manager americano detiene una quota di minoranza.