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Torino-Juve: Thiago Motta si gioca la stagione nel derby. Milan-Cagliari: Conceicao insegue la Champions

Nel suo primo derby della Mole, Thiago Motta si gioca tutto: o vince o la sua panchina comincerà a traballare dopo i deludenti risultati finora raccolti dalla sua Juve. Nel Milan Conceicao cercherà invece di sfruttare l’effetto Supercoppa per battere il Cagliari e inseguire un posto in Champions

Torino-Juve: Thiago Motta si gioca la stagione nel derby. Milan-Cagliari: Conceicao insegue la Champions

Cercasi un posto in Champions. Juventus e Milan, dopo la parentesi Supercoppa, tornano a occuparsi del campionato, alla ricerca di un piazzamento nella prossima Europa che conta. È questo, al momento, l’unico obiettivo reale per entrambe, troppo staccate dal vertice per sognare qualcosa in più, tanto che pure il quarto posto è tutt’altro che certo. Il pari della Lazio contro il Como nell’anticipo di ieri (1-1, gol di Dia e Cutrone) impone a Thiago Motta e Conceiçao di battere Torino (ore 18) e Cagliari (20:45), perché se è vero che i punti di distacco sono figli dei recuperi (uno per la Juve, addirittura due per il Milan), lo è anche che il tempo dei regali è finito: per entrare in Champions bisogna mettersi a correre, a cominciare da oggi. A completare un sabato ad altissima tensione anche Udinese-Atalanta (ore 15, Dazn), con la Dea di Gasperini chiamata a vincere sia per agganciare il Napoli che per rispondere alle critiche post Supercoppa.

Torino – Juventus (ore 18, Dazn)

Il match più intrigante del sabato è senza dubbio quello di Torino, dove andrà in scena la 258esima edizione del derby della Mole (188 in campionato). Per entrambe si tratta di una sfida molto delicata e i tradizionali sfottò, questa volta, c’entrano poco: la Juventus ha assoluto bisogno di ritrovare la vittoria dopo il pareggio con la Fiorentina e la brutta sconfitta col Milan, il Toro per interrompere un digiuno da derby che dura dall’ormai lontano 2015. Sia Thiago Motta che Vanoli hanno esigenze di classifica pressanti, ma è chiaro che il discorso vale soprattutto per il primo, ormai staccato dal treno scudetto e fuori pure dal treno che porta nella prossima Champions League. Il tecnico bianconero, arrivato in estate tra l’entusiasmo collettivo, sembra aver perso il tocco visto a Bologna, tanto che in molti lo ritengono colpevole dei risultati attuali. Sul banco degli imputati c’è anche Giuntoli, autore di un mercato dispendioso e, almeno sin qui, poco redditizio (pesano gli oltre 100 milioni investiti su Douglas Luiz, vero e proprio desaparecido, e Koopmeiners, sin qui piuttosto deludente), ma l’allenatore, si sa, è sempre il primo ad essere discusso quando mancano i risultati, tanto più se si rende protagonista di scelte quantomeno discutibili. L’emergenza infortuni, poi, non accenna a placarsi e la Juve, per l’ennesima volta, dovrà inventarsi qualcosa in attacco, alla luce dell’indisponibilità di Vlahovic e Conceiçao; in attesa di aiuti dal mercato (Kolo Muani del Psg è diventato il primo obiettivo), va trovata la ricetta giusta con gli ingredienti a disposizione, magari evitando dichiarazioni come quelle pre-Supercoppa (“vincere non è un’ossessione”), decisamente poco gradite da una piazza da sempre (e giustamente) esigente.

Thiago Motta: “Abbiamo perso solo due partite in stagione, ma ci serve continuità”

“Sarà un derby complicato, come all’andata – ha spiegato Thiago Motta -. Non vediamo l’ora di andare in campo e vincere, in 26 partite abbiamo perso solo due volte, la rosa è giovane, al di là di qualche pareggio di troppo e di qualche infortunio che non è mai stato un alibi. La nostra esigenza è impegnarci in ogni allenamento per raggiungere la vittoria, vogliamo recuperare qualche punto in campionato e proseguire in Champions e Coppa Italia. Abbiamo fatto gare in cui abbiamo dimostrato grande carattere, contro il Milan abbiamo avuto difficoltà nel reagire, altre volte lo abbiamo fatto e questo significa che la squadra ne è in grado e può ancora migliorare. Subiamo più gol perché commettiamo degli errori, oltre che per il valore dell’avversario: dobbiamo farne di meno, creare di più e concludere meglio per provare a vincere, sentiamo l’esigenza di trovare continuità. Il mercato? In questo momento dobbiamo pensare solo al derby, bisogna restare concentrati al massimo e tornare a vincere”.

Torino – Juventus, le probabili formazioni

Torino (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Vojvoda, Maripan, Coco, Sosa; Ricci, Linetty; Lazaro, Vlasic, Karamoh; Adams

In panchina: Paleari, Masina, Donnarumma, Walukiewicz, Pedersen, Gineitis, Ilic, Sanabria, Bayeye, Dembelé, Njie, Tameze, Balcot, Ciammaglichella

Allenatore: Vanoli

Indisponibili: Zapata, Schuurs, Savva, Ilkhan

Squalificati: nessuno

Juventus (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, McKennie; Douglas Luiz, Thuram; Yildiz, Koopmeiners, Mbangula; Nico Gonzalez

In panchina: Perin, Pinsoglio, Cambiaso, Rouhi, Fagioli, Adzic, Weah

Allenatore: Thiago Motta

Indisponibili: Milik, Bremer, Cabal, Conceiçao, Vlahovic

Squalificati: Locatelli

Milan – Cagliari (ore 20:45, Dazn e Sky)

A chiudere il sabato di Serie A ci penseranno Milan e Cagliari, attesi dal posticipo di San Siro. I rossoneri tornano a giocare nel proprio stadio a meno di due settimane dall’ultima volta, ma da quel pareggio con la Roma sono cambiate tante cose. In primis l’allenatore, con Sergio Conceiçao balzato in sella al posto di Fonseca, e poi la Supercoppa vinta contro Juventus e Inter, al termine di due rimonte (soprattutto quella in finale nel derby) destinate a restare negli annali. Il popolo milanista aveva “salutato” la squadra tra fischi e contestazioni, ora ritrova un gruppo rigenerato dal viaggio in Arabia e, soprattutto, dalla cura Conceiçao. Il portoghese ha avuto un impatto devastante (in positivo, s’intende) sull’ambiente, ma anche lui sa bene come il grosso del lavoro sia ancora da compiere. La Supercoppa ha portato indubbi benefici, il vero obiettivo però è risalire la china in campionato per conquistare un piazzamento nella prossima Champions (oltre che agguantare gli ottavi in quella attuale, ma di questo parleremo solo tra un paio di settimane). Le prossime due con Cagliari e Como (recupero della 19esima giornata) vanno vinte a tutti i costi, per poi ripresentarsi al cospetto della Juve e giocarsela alla pari: se così non fosse l’effetto Riad rischierebbe di sfumare e Conceiçao, da tecnico navigato qual è, non vuole assolutamente che accada. Di fronte ci sarà un Cagliari rasserenato dal successo di Monza e deciso a giocarsi le sue carte, proprio come nel 3-3 del 9 novembre scorso. Anche allora il Milan veniva da una grande vittoria (3-1 a Madrid), eppure non seppe cavalcare l’onda, finendo anzi per farsi travolgere: il popolo rossonero si augura che questa volta sia diverso, perché ripetere lo stesso errore, più che diabolico, sarebbe addirittura imperdonabile.

Conceiçao: “Se qualcuno ha la pancia piena per la Supercoppa non può stare qui”

“Penso che non possa lavorare al Milan chi crede che basti conquistare una Supercoppa – ha sottolineato Conceiçao -. È vero, abbiamo goduto e meritato, ma siamo a 17 punti dalla testa della classifica. Un club che ha vinto 19 titoli e 7 Champions non può avere la pancia piena con la Supercoppa. Quindi testa al Cagliari: dobbiamo vincere e convincere, la Supercoppa è il passato. Il giorno dopo Riad ho parlato di Real Madrid-Milan e del confronto con Cagliari-Milan. Certi atteggiamenti non vanno bene, non si deve cadere, ma continuare sulle belle cose fatte. Ogni allenatore ha le sue idee e i suoi metodi di lavoro, poi è il risultato che comanda. Non è che io abbia la formula magica, perché se poi i risultati non vengono, quello che paga è l’allenatore. Qua abbiamo un grande staff, quando un giocatore alza la mano accorrono in tre e magari stava solo salutando… Siamo troppo coccolati. La reazione di Hernandez e Leao? Io so come vanno le cose essendo stato calciatore, ma poi devi dimostrare il tuo modo di lavorare a cui i ragazzi devono credere. Il mercato? La dirigenza ha provato a parlarmi di questo tema, ma il momento era sbagliato perché avevamo partite importanti… Rashford? È un bel giocatore, come ce ne sono tanti altri: vedremo”.

Milan – Cagliari, le probabili formazioni

Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Thiaw, Hernandez; Musah, Fofana; Pulisic, Reijnders, Leao; Morata

In panchina: Sportiello, Torriani, Gabbia, Pavlovic, Bartesaghi, Terracciano, Jimenez, Bennacer, Zeroli, Abraham, Jovic, Camarda

Allenatore: Fonseca

Indisponibili: Florenzi, Chukwueze, Loftus-Cheek

Squalificati: Emerson Royal

Cagliari (4-2-3-1): Caprile; Zappa, Palomino, Luperto, Obert; Makoumbou, Adopo; Zortea, Gaetano, Augello; Piccoli

In panchina: Sherri, Azzi, Prati, Wieteska, Marin, Kingstone, Deiola, Wieteska, Felici, Jankto, Lapadula, Viola, Pavoletti

Allenatore: Nicola

Indisponibili: Luvumbo, Mina, Ciocci

Squalificati: Nessuno

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