Ieri a Wall Street la seduta è stata corta, ma intensa. Gli scambi sono terminati in anticipo per la vigilia di Natale, ma sono stati sufficienti per far sì che tutti i principali indici Usa chiudessero non solo in rialzo, ma anche a nuovi record. Sia il Dow Jones Industrial Average sia Nasdaq Composite hanno segnato quattro sessioni consecutive di guadagni, con l’S&P 500 che ha portato la sua serie di vittorie a tre sessioni, celebrando così il primo giorno del raduno stagionale di Babbo Natale. All’inizio di questo mese, il Dow Jones era sceso per 10 sessioni consecutive, segnando la serie di perdite più lunga dal 1974.
A condurre le danze son stati i guadagni dei titoli Big Tech tra cui Apple, Amazon e la società di chip Broadcom. L’S&P 500 ha guadagnato l’1,1%, il Dow Jones Industrial Average è salito dello 0,9% e il Nasdaq composite dell’1,3%. American Airlines si è scrollata di dosso la perdita iniziale e ha chiuso in rialzo dopo che la compagnia aerea ha bloccato per un breve periodo i voli in tutta la nazione a causa di un problema tecnico. I rendimenti del Tesoro sono rimasti stabili sul mercato obbligazionario. Il rendimento del Treasury decennale è rimasto invariato al 4,59%. Intanto il Bitcoin si riavvicina a 100mila dollari.
Poche borse aperte ieri in Europa. Occhi sul settore auto dopo il rally di Honda
Le poche Borse europee aperte ieri hanno archiviato senza scossoni la seduta dimezzata della Vigilia di Natale, tra scambi ridotti e in un clima festivo. Chiuse Milano e Francoforte, Parigi ha registrato un +0,14% dopo la formazione del nuovo governo guidato dal primo ministro Francois Bayrou. Positive anche Londra (+0,42%), Amsterdam (+0,46%) e Madrid (+0,33%).
Tra i principali titoli quotati nel Vecchio Continente, sotto i riflettori il settore auto dopo il rally di Honda (+12%) a Tokyo in seguito all’annuncio di un maxi piano di buyback, che potrebbe rasserenare gli investitori preoccupati dai rischi collegati al piano di aggregazione con Nissan (+6%). A Parigi è salita Renault (+1,66%), storico partner di Nissan, mentre Stellantis si è fermata a +0,23%. Bene i titoli tech sulla scia di Wall Street: StMicroelectronics ha guadagnato l’1,26% sul Cac40 parigino, mentre ad Amsterdam Asm International è salita dell’1,3%.
Sul mercato valutario, il cambio euro/dollaro è fermo a 1,039 da 1,04 della vigilia.
Prezzo del petrolio in rialzo
Attenzione al recupero del prezzo del petrolio: il future febbraio sul Wti segna torna sopra i 70 dollari al barile e il Brent si muove sopra i 73. In rialzo oltre i 46 euro al megawattora il prezzo del gas naturale. A spingerlo le tensioni geopolitiche e in particolare l’avvicinarsi della scadenza del prossimo 31 dicembre dell’accordo tra Russia e Ucraina sul transito verso l’Europa centrale che spinge al rialzo le quotazioni del metano, nonostante gli sforzi messi in campo per evitare il blocco dopo il ‘no’ al rinnovo annunciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky lo scorso 19 dicembre. Nei giorni scorsi il primo ministro slovacco Robert Fico si è recato a Mosca per discutere la questione con il presidente russo Vladimir Putin e dall’incontro è emersa la disponibilità di Mosca a proseguire con le forniture.