L’intesa è ufficiale. Honda e Nissan hanno confermato il loro piano di fusione, un passo che darà vita al terzo gruppo automobilistico mondiale, subito dopo Toyota e Volkswagen. Le due case automobilistiche giapponesi hanno firmato un memorandum d’intesa (MoU) che avvia le discussioni per una fusione, con l’obiettivo di dar vita a una holding congiunta. A questa potrebbe partecipare anche Mitsubishi Motors, di cui Nissan è il principale azionista, ma la decisione finale in merito verrà presa separatamente entro la fine di gennaio 2025.
La fusione, che potrebbe essere quotata alla Borsa di Tokyo nel 2026, prevede che Honda nomini la maggioranza del consiglio di amministrazione della holding, mentre la gestione dei marchi rimarrà separata.
Obiettivo della fusione: rafforzare la posizione nell’elettrico
L’accordo è stato concepito per rafforzare la posizione di Honda e Nissan nel settore dei veicoli elettrici, un mercato in rapida crescita sempre più dominato da Tesla e dai produttori cinesi, con Byd in testa. Il mercato cinese, in particolare, è diventato cruciale per la crescita globale, con Byd che ha anche superato le vendite di Tesla, arrivando a vendere oltre 3,7 milioni di veicoli elettrici quest’anno. Le vendite di Honda e Nissan in Cina, invece, sono in calo, con Honda che ha registrato una riduzione del 31% delle vendite e Nissan un calo dell’11%.
La fusione consentirebbe alle aziende di ottimizzare i costi di produzione, condividere tecnologie avanzate e accelerare lo sviluppo dei veicoli elettrici, rispondendo così alla crescente competitività globale.
La creazione della holding mira a generare un fatturato annuale superiore a 30 trilioni di yen (circa 200 miliardi di euro) e un utile operativo che supererà i 3 trilioni di yen.
“L’ambiente aziendale per entrambe le società e per l’industria automobilistica in generale è cambiato rapidamente e la velocità dell’innovazione tecnologica ha continuato ad accelerare”, si legge in una nota. Il MoU annunciato oggi mira a fungere da “opzione per mantenere la competitività globale e per le due società per continuare a fornire prodotti e servizi più interessanti ai clienti in tutto il mondo”.
“Insieme, possiamo creare un modo unico per fargli godere di auto che nessuna delle due società potrebbe ottenere da sola”, ha detto il Ceo di Nissan, Makoto Uchida. “Siamo ancora nella fase di avvio della nostra revisione e non abbiamo ancora deciso un’integrazione aziendale, ma per trovare una direzione per la possibilità di integrazione aziendale entro la fine di gennaio 2025, ci impegniamo a essere l’unica azienda leader che crea nuovo valore di mobilità”, ha commentato il rappresentante esecutivo di Honda, Toshihiro Mibe.
Honda-Nissan: i dettagli della storica fusione
Nonostante la firma dell’MOU le due case hanno sottolineato che la fusione è ancora in fase di esplorazione e che la decisione finale verrà presa dopo una due diligence accurata. Il processo di integrazione prevede un accordo definitivo entro giugno 2025, seguito da assemblee degli azionisti nel 2026, con l’intenzione di delistare i titoli di Honda e Nissan dalla Borsa di Tokyo entro l’estate del 2026.
Honda nominerà la maggioranza del consiglio di amministrazione della holding, mentre le due società continueranno a sviluppare i propri marchi in maniera indipendente. Il comitato creato per guidare il processo di fusione sarà incaricato di identificare e realizzare le sinergie più specifiche tra le due aziende, concentrandosi principalmente sulla riduzione dei costi di produzione e sull’ottimizzazione delle risorse per la produzione di veicoli elettrici.
Mitsubishi valuterà se entrare nell’accordo
Oltre all’accordo tra Honda e Nissan, Mitsubishi Motors, di cui Nissan è il principale azionista, ha firmato un memorandum separato per esplorare la possibilità di partecipare alla fusione. Se l’integrazione dovesse includere Mitsubishi, il gruppo giapponese risultante avrebbe una portata globale che supererebbe i 8 milioni di veicoli venduti annualmente, rendendolo uno dei leader mondiali nel settore automotive. Mitsubishi prevede di prendere una decisione finale sulla sua partecipazione entro la fine di gennaio 2025.
Foxconn fuori dai giochi
Esce di scena, invece, Foxconn. La società taiwanese, che sta cercando di espandere la sua attività di produzione di veicoli elettrici su commissione, aveva cercato di avvicinarsi a Nissan, attraverso colloqui con Renault, che detiene il 36% della compagnia. L’offerta, però, è stata rifiutata dalla casa giapponese.
Bene la risposta in Borsa delle due società
Le azioni di Honda e Nissan hanno reagito positivamente all’annuncio dell’accordo. Alla Borsa di Tokyo hanno chiuso rispettivamente in segno positivo del 3,8% e dell’1,6%. Ancora meglio è andata Mitsubishi Motors che ha registrato un incremento del 5,3%.