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Germania, attentato al mercatino di Magdeburgo: il terrorismo torna a colpire l’Europa

Un uomo saudita di 50 anni ha falciato la folla a bordo di un’auto, uccidendo cinque persone e ferendone oltre 200. L’attentatore è stato arrestato

Germania, attentato al mercatino di Magdeburgo: il terrorismo torna a colpire l’Europa

Torna il terrorismo nel cuore dell’Europa. Venerdì sera c’è stato un tragico attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo, in Germania, dove un uomo saudita di 50 anni ha falciato la folla a bordo di un’auto, uccidendo cinque persone, tra le quali un bimbo piccolo, e ferendone oltre 200 feriti. L’attentatore, un lupo solitario, è stato arrestato.

“È una catastrofe per Magdeburgo e per la Germania in genere”, ha commentato a caldo Reiner Haseloff, il presidente della regione Sassonia- Anhalt. “Quello che è accaduto lascia presagire il peggio”, ha detto nella notte il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, “I miei pensieri vanno alle vittime e ai loro parenti, siamo al fianco delle cittadine e dei cittadini di Magdeburgo”, ha aggiunto.

Cosa è successo

L’uomo, al volante della Bmw, si è scagliato contro famiglie e comitive inermi, presenti nel mercatino natalizio della cittadina. Della brutale corsa fra la folla circolano le immagini di un video girato da una telecamera di videosorveglianza, che alcuni media tedeschi hanno raccontato senza pubblicare.

L’attentatore è Taleb Al Abdulmohsen, cittadino saudita nato cinquant’anni fa a Hofuf, arrivato a marzo del 2006 in Germania. Si tratta di un medico psichiatra che viveva e lavorava a Bernburg, cinquanta chilometri a sud di Magdeburgo e che dal 2016 aveva un regolare permesso di soggiorno. L’attentatore non comparirebbe negli elenchi delle liste degli islamisti considerati a rischio e avrebbe agito da lupo solitario. Non si ritiene ci siano altri pericoli per la popolazione, la sottolineatura.

Lo shock è grande: proprio giovedì, il 19 dicembre, i tedeschi avevano ricordato l’attentato del mercatino di Natale di Berlino, alla Breitscheidplatz, dove il tunisino Anis Amir aveva assalito la folla con un camion uccidendo 13 persone, fra cui l’italiana Fabrizia di Lorenzo.

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