Per la Nissan, terza casa automobilistica giapponese, è piena crisi. Ieri la società ha annunciato che ridurrà la capacità produttiva e taglierà 9 mila posti di lavoro nel mondo. A rendere ancora più visibile la crisi è arrivato anche l’annuncio che il Ceo Uchida si dimezzerà lo stipendio. Al di là delle drastiche misure di emergenza per fronteggiare il disastro industriale, la Nissan capisce di essere arrivata al capolinea e per questa ha comunicato la soluzione che immagina come definitiva per salvarsi: tratterà cioè con la Honda, seconda casa giapponese, la fusione per dar vita a un unico gruppo che potrebbe coinvolgere anche Mitsubishi, di cui Nissan possiede il 24%.
La fusione è la risposta ritenuta più congrua dalle case giapponesi per fronteggiare l’insostenibile concorrenza cinese per accrescere gli investimenti nell’elettrico.