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Ue, via libera a Bulgaria e Romania in Schengen: dal 1° gennaio 2025 niente più controlli alle frontiere

Caduto il veto austriaco, il Consiglio Ue ha approvato l’ingresso di Romania e Bulgaria nell’area Schengen, eliminando i controlli alle frontiere interne dal 1° gennaio 2025. Un passo storico per l’Europa che rafforza la sua area di libera circolazione

Ue, via libera a Bulgaria e Romania in Schengen: dal 1° gennaio 2025 niente più controlli alle frontiere

Il Consiglio dell’Unione europea ha dato il via libera definitivo all’ingresso di Romania e Bulgaria nell’area Schengen, a partire dal 1° gennaio 2025. A partire da questa data, i due Paesi non dovranno più subire i controlli sulle persone alle frontiere terrestri interne con e tra Bulgaria e Romania. La decisione segna un passo storico per l’integrazione dell’Europa, consolidando l’area di libera circolazione più grande al mondo.

Un passo storico per l’Europa

“È un momento storico, oggi la Romania e la Bulgaria entrano finalmente nell’area Schengen, ed è un traguardo che va considerato tra i migliori successi dell’Unione Europea, accanto all’introduzione dell’euro e del mercato unico”, ha dichiarato Magnus Brunner, Commissario agli Interni dell’Ue. La decisione segna la fine di un lungo percorso di adesione per i due Paesi, che, nonostante siano membri dell’Unione Europea dal 2007, avevano dovuto attendere fino ad oggi per accedere pienamente all’area Schengen.

Sándor Pintér, Ministro ungherese degli Interni, che presiede attualmente l’Ue, ha sottolineato l’importanza storica del momento: “Accogliere finalmente Bulgaria e Romania come membri a pieno titolo di Schengen è un passo che non solo beneficia i cittadini di questi Paesi, ma l’intera Unione Europea. L’abolizione dei controlli alle frontiere terrestri tra i Paesi dell’area è stato uno degli obiettivi principali della Presidenza ungherese, e oggi abbiamo raggiunto questo risultato”, ha commentato.

Il lungo cammino verso l’ingresso in Schengen

Dal momento della loro adesione all’Unione Europea, la Bulgaria e la Romania hanno progressivamente applicato le normative Schengen, in particolare per quanto riguarda i controlli alle frontiere esterne, la cooperazione tra le forze di polizia e l’uso del Sistema d’Informazione Schengen (SIS). L’abolizione dei controlli alle frontiere interne, però, è stata una questione più complessa e ha richiesto diversi anni di negoziati. Già il 30 dicembre 2023, il Consiglio dell’Unione Europea aveva adottato una decisione che prevedeva l’abolizione dei controlli alle frontiere interne aeree e marittime, con effetto dal 31 marzo 2024.

Fino a pochi giorni fa, l’Austria era l’unico Paese a opporsi all’ingresso di Romania e Bulgaria in Schengen, mettendo un freno all’unanimità necessaria per l’ammissione. Tuttavia, il 9 dicembre 2024, Vienna ha finalmente annunciato la sua decisione di rimuovere il veto. “Non useremo il nostro veto”, ha dichiarato un portavoce del Ministero dell’Interno austriaco, a seguito di un incontro a Bruxelles che ha ratificato la rimozione degli ostacoli. E così il via libera di oggi ha sancito la fine della lunga attesa per i due Paesi.

Schengen: l’area di libera circolazione più grande al mondo

Il sistema Schengen è oggi la più grande area di libera circolazione al mondo, comprendente 29 Paesi, tra cui 25 Stati membri dell’Unione Europea, oltre a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Con l’ingresso di Romania e Bulgaria, l’area Schengen coprirà ora un totale di circa 420 milioni di cittadini, che potranno viaggiare senza controlli alle frontiere interne. La creazione di Schengen, avvenuta nel 1985 con l’abolizione dei controlli tra Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, è un simbolo della cooperazione europea e della costruzione di un’Europa più unita. Non tutti i confini sono stati completamente aperti. I controlli alle frontiere interne con Cipro non sono ancora stati eliminati, e l’Irlanda ha scelto di non aderire all’area Schengen, mantenendo il proprio sistema di controllo alle frontiere.

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