Mirafiori non riaprirà dopo l’Epifania. Lo storico stabilimento automobilistico di Torino, rimarrà chiuso fino al 20 gennaio 2025. Secondo indiscrezioni riportate da Milano Finanza e confermate da fonti sindacali, Stellantis avrebbe deciso di prolungare di due settimane il fermo delle attività, inizialmente previsto fino al 6 gennaio. La decisione ufficiale non è ancora stata comunicata dall’azienda, ma i rappresentanti sindacali ritengono che la conferma sia imminente.
Mirafiori chiude altre due settimane: le ragioni dietro lo stop
Mirafiori, che produce la Fiat 500 elettrica e due modelli Maserati, sta attraversando un periodo di difficoltà legato alla scarsa domanda di veicoli elettrici e di lusso. Le vendite della 500 elettrica continuano a essere limitate, complici la mancanza di incentivi in Italia e in Europa e il prezzo elevato rispetto alle auto tradizionali.
Stellantis, già a fine novembre, aveva annunciato la sospensione delle attività produttive per tutto dicembre fino al 5 gennaio, giustificando la scelta con l’incertezza delle vendite di auto elettriche in Europa e di auto di lusso in mercati strategici come Cina e Stati Uniti. Ora il nuovo rinvio al 20 gennaio indica la persistenza delle difficoltà.
Produzione ridotta e domanda in calo
Prima dell’ultimo stop, la produzione di Mirafiori si era concentrata su un singolo turno giornaliero, con una capacità di assemblaggio di circa 170 vetture al giorno, ben al di sotto delle potenzialità dell’impianto. La strategia di Stellantis ha visto la concentrazione degli ordini della 500 elettrica in un’unica finestra produttiva a novembre, seguita da una lunga pausa.
Secondo fonti aziendali, il gruppo prevede di accelerare l’introduzione di una versione ibrida della Fiat 500, ma la produzione di questa nuova variante non inizierà prima di novembre 2025. Intanto, la scarsa domanda e le difficoltà di approvvigionamento dei componenti continuano a frenare la piena operatività dello stabilimento.
Oggi incontro con i sindacati, martedì 17 il tavolo al Mimit
La gestione della crisi produttiva di Mirafiori resta al centro di diversi incontri tra Stellantis e i sindacati. Oggi, 12 dicembre, Jean-Philippe Imparato, responsabile per l’Europa di Stellantis, incontrerà i rappresentanti dei lavoratori proprio a Mirafiori. Con l’addio di Tavares, sarà proprio Imparato a guidare anche la delegazione aziendale il 17 dicembre al tavolo con il Mimit. Al centro del colloquio la situazione di ciascuno degli stabilimenti italiani e il piano produttivo di ogni impianto.
Le prospettive future: Mirafiori e il piano Italia
Imparato ha ribadito che Mirafiori “c’è e ci sarà” nei piani di Stellantis, con l’obiettivo di produrre 100.000 vetture all’anno entro il 2032. Per raggiungere questi numeri, però, sarà necessario un grande rilancio del mercato delle auto elettriche e ibride. Il governo italiano, rappresentato dal ministro Adolfo Urso, sta cercando di mantenere alta l’attenzione su Mirafiori, puntando a un piano nazionale che renda l’Italia centrale nella strategia industriale di Stellantis. L’attesa per il tavolo al Mimit del 17 dicembre è alta. L’incontro sarà cruciale per definire i dettagli di un piano che non solo stabilizzi la produzione a Mirafiori, ma rilanci l’intero settore automobilistico italiano.
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