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Champions: la Juve sorprende, stende il City di Guardiola e diverte. Vince anche il Milan contro la Stella Rossa ma con fatica

Serata di gloria per le italiane in Champions che avvistano gli ottavi. La Juve si supera e liquida un irriconoscibile Manchester City mentre il Milan non convince Fonseca ma batte la Stella Rossa

Champions: la Juve sorprende, stende il City di Guardiola e diverte. Vince anche il Milan contro la Stella Rossa ma con fatica

Gli ottavi si avvicinano. Juventus e Milan battono Manchester City e Stella Rossa e compiono un ulteriore passo verso la qualificazione diretta, ormai distante solo due partite. All’appello, infatti, mancano le ultime due giornate in programma a gennaio, ma entrambe sanno due vittorie basterebbero (a meno di incredibili incastri) per staccare il preziosissimo pass. La serata di ieri sorride soprattutto ai bianconeri, vittoriosi su un City sempre più in difficoltà (settima sconfitta nelle ultime dieci partite!), mentre i rossoneri possono sorridere solo per il risultato, non certo per una prestazione che ha fatto arrabbiare (pubblicamente, s’intende) anche Fonseca.

Juventus – Manchester City 2-0: Vlahovic e McKennie tengono vivo il sogno ottavi

La vittoria più convincente è quella della Juventus, capace di prendersi 3 punti nella sfida-spareggio contro il Manchester City. Entrambe, infatti, si giocavano le ultime chance di qualificazione diretta, oltre che un bel pezzo di credibilità in vista del proseguo della stagione. A sorridere è stata la Signora, capace di incartare Guardiola con una difesa solidissima e alcune ripartenze fulminee, su tutte quelle che hanno portato al 2-0 finale. Gli inglesi, scivolati in una posizione di classifica pericolosissima (e nel prossimo turno ci sarà lo spareggio con il Psg), si sono limitati a un possesso palla sterile, riducendo il lavoro di Di Gregorio(comunque bravissimo) a un paio di occasioni lampanti. Thiago Motta, memore delle recentissime difficoltà, ha pensato invece di proteggere la difesa, per poi scatenarsi in contropiede. Su uno di questi, al minuto 53’, ecco il colpo di testa di Vlahovic a freddare Ederson, seppur dopo l’aiuto della Goal Line technology, decisiva nel certificare l’1-0 bianconero. A quel punto il City ha cercato di attaccare a testa bassa senza però riuscire a concretizzare nulla, a differenza di una Juve capace di soffrire e di trovare il definitivo 2-0 con McKennie, rapace nello scaraventare in porta un grande assist di Weah.

Thiago Motta: “Serata di grandi emozioni, abbiamo vinto con testa e anima”

“È stata la vittoria dell’anima, ma non solo: abbiamo usato anche la testa, la voglia di fare le cose bene e nel modo giusto – ha esultato Thiago Motta -. Sapevamo che avremmo dovuto abbassarci sempre, o quantomeno molto spesso, e riversarci insieme in attacco per colpirli al momento giusto: lo abbiamo fatto ed è una vittoria meritata. Bravi i ragazzi e bravi tutti, perché siamo riusciti anche a recuperare alcuni giocatori: tutti stanno facendo il massimo, anche lo staff medico, per mettere i giocatori in condizione, chi è entrato dopo ci ha dato grande aiuto. Dovevamo difendere insieme, poi dopo il recupero palla portare tanti uomini in zona offensiva anche per dare una mano a Vlahovic, così non tutti i difensori si concentrano su di lui che in area può fare la differenza. La mia Juve più bella? Questo non lo so, ma ho vissuto grande emozioni… È per questo che facciamo questo lavoro, ora però pensiamo al Venezia, dobbiamo dimostrare di poter mantenere questi livelli”.

Milan – Stella Rossa 2-1: Abraham sbroglia la matassa nel finale, ma che fatica!

Da San Siro invece c’è da salvare solo il risultato, una preziosissima vittoria per 2-1 che aumenta a dismisura le chance qualificazione (diretta, s’intende) del Milan, a patto di battere Girona e Dinamo Zagabria nelle prossime due. La missione, almeno sulla carta, non appare proibitiva, ma i rossoneri non brillano certo per continuità e anche la logica, che da quelle parti, è un rebus bello e buono. Neanche con un Leao splendente e trascinatore, di nuovo al gol a San Siro in Champions dopo più di un anno dall’ultima volta, sono bastati tre punti pesantissimi, senza dubbio la cosa più bella e importante della serata rossonera, conquistati con rabbia. Il risultato è frutto di un episodio nel finale che ha capovolto un match più vicino alla sconfitta che al lieto fine. L’inizio, complice gli infortuni muscolari di Loftus-Cheek e Morata, non sembrava dei migliori, ma il gran gol di Leao (42’) aveva fatto cambiare faccia al popolo rossonero, tornato nuovamente sorridente e fiducioso. Il pari dell’ex torinista Radonjic (67’), invece, gelava San Siro, tanto più che la Stella Rossa andava più vicina al vantaggio del ben più quotato Milan, ma all’87’ saliva in cattedra Abraham, efficacissimo nel trovare il tap-in che ridava fiato alle speranze rossonere, a prescindere da una prestazione non all’altezza.

Fonseca: “Devo parlare con la squadra, siamo una montagna russa e non va bene”

“Non sono soddisfatto solo con il risultato – ha puntualizzato Fonseca -. Abbiamo vinto e siamo in una buona posizione, ma sono stanco di lottare contro queste cose. Io devo parlare con la squadra, sono cose che per me sono chiare, non è una questione di tecnica e tattica. Arriviamo a una partita così importante e c’è la sensazione di non aver fatto tutto per vincere. La nostra squadra è una montagna russa, oggi bene e domani non lo so, è impressionante. Io lavoro tutti i giorni per fare bene per la squadra, non so se tutti possono dire questo. Io devo parlare quello che è successo in campo: non può succedere questo”.

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