Dopo due anni di assenza, Stellantis, il secondo gruppo automobilistico europeo, ha annunciato la volontà di rientrare nell’Acea, l’Associazione dei Costruttori Automobilistici Europei. Questa decisione segna un chiaro cambio di rotta per Stellantis che arriva a pochi giorni dalle dimissioni del Ceo Carlos Tavares. Sembra evidente che il gruppo voglia collaborare con altre case automobilistiche per affrontare insieme le sfide della transizione verso l’elettrico.
Il rientro, previsto formalmente dal 1° gennaio 2025, avviene in un contesto di transizione verso la mobilità elettrica e di crisi della competitività europea, che rendono indispensabile una maggiore coesione tra i costruttori.
Stellantis torna in Acea dopo due anni
Stellantis aveva abbandonato Acea due anni fa, il 13 giugno 2022, in contrasto con gli altri costruttori europei, ritenuti troppo favorevoli al blocco delle vendite di auto con motore tradizionale deciso a Bruxelles. La scelta era stata voluta proprio da Tavares, critico verso le normative comunitarie, nonostante negli ultimi anni avesse sostenuto la superiorità delle vetture elettriche.
Ora con l’abbandono del manager portoghese, Stellantis sembra pronta a riallinearsi con gli altri gruppi automobilistici per affrontare le sfide della transizione ecologica. L’obiettivo potrebbe essere quello di collaborare su soluzioni comuni per il passaggio all’elettrico, mantenendo però un approccio critico verso l’obbligo di vendere solo auto elettriche dal 2035, difeso fino ad ora dall’ex amministratore delegato.
“Data la crisi senza precedenti di competitività per l’Europa e la necessità collettiva di affrontare le sfide della trasformazione verde, è più importante che mai restare uniti. I membri di ACEA possono essere concorrenti sul mercato, ma condividono l’obiettivo di una transizione sostenibile alla mobilità a zero emissioni” ha detto Luca De Meo, Ceo di Renault e presidente di Acea.
Lo stesso De Meo, spesso citato come possibile successore di Carlos Tavares, ha voluto chiarire la sua posizione durante un evento a Versailles per il premio Car of the Year: “Non fatemi domande su Stellantis o sulla situazione interna. Non sono interessato a queste dinamiche di successione. In Renault abbiamo ancora molto lavoro da fare,” ha dichiarato, mettendo a tacere le speculazioni.
Le sfide normative e il ruolo di Acea
Con il rientro in Acea, Stellantis si prepara quindi a partecipare al dibattito su temi cruciali come le normative sulle emissioni di CO₂, il bando delle auto termiche dal 2035 e le severe regole Cafe (Corporate Average Fuel Economy) che prevedono multe milionarie per i costruttori non conformi. Secondo un’analisi di Barclays, i produttori europei rischiano di pagare oltre 10 miliardi di euro in sanzioni nei prossimi 12 mesi.
Acea, sotto la guida di De Meo, sta spingendo per un dialogo più costruttivo con la Commissione Europea, proponendo modifiche che tengano conto delle difficoltà industriali e della necessità di preservare la competitività del settore in un mercato globale sempre più competitivo.
Stellantis, il 17 dicembre tavolo con il governo: si cerca una nuova intesa
L’uscita di Carlos Tavares dalla guida di Stellantis ha aperto poi nuove opportunità di dialogo tra il gruppo automobilistico e il governo italiano. Il 17 dicembre a Roma, alle ore 14, è previsto un incontro cruciale che vedrà la partecipazione di sindacati, Stellantis, associazioni come Anfia, e le regioni italiane coinvolte (Piemonte, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo e Basilicata). L’obiettivo è delineare un “Piano Italia” per il futuro del gruppo, focalizzato su investimenti in ricerca e innovazione, modelli competitivi e la tutela dei posti di lavoro.
“Questo tavolo può rappresentare una svolta. Ci aspettiamo un piano Italia chiaro e determinato, con investimenti in ricerca e innovazione, modelli competitivi e la salvaguardia dei posti di lavoro” ha detto il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Non è solo la sfida di un governo, ma di un intero Paese. Stellantis può essere un pilastro per il futuro industriale italiano” ha spiegato il ministro.
Il governo punta a rafforzare la collaborazione con Stellantis, promuovendo sia la salvaguardia degli stabilimenti esistenti sia nuovi investimenti. Urso ha annunciato un piano per aumentare il fondo automotive nella legge di bilancio 2025, con risorse aggiuntive destinate alle filiere strategiche e 24 miliardi previsti fino al 2036 per supportare il settore.
Anche John Elkann, presidente di Stellantis, nel corso di una visita agli stabilimenti di Maserati, ha sottolineato l’importanza dell’unità in un momento di difficoltà per l’industria: “La nostra industria sta attraversando un periodo difficile. In passato, abbiamo affrontato molte sfide e le abbiamo trasformate in opportunità, a beneficio di tutti coloro che lavorano con noi: colleghi, concessionari, clienti, fornitori e istituzioni. Sono convinto che in momenti come questi sia fondamentale restare uniti“, ha dichiarato Elkann.