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Intesa Sanpaolo: l’export dei distretti industriali piemontesi supera i 6,4 miliardi nel primo semestre 2024

L’export dei distretti industriali piemontesi cresce dell’1,1% nel primo semestre 2024, raggiungendo 6,4 miliardi di euro. Settori trainanti: agroalimentare (+4,6%) e meccanica

Intesa Sanpaolo: l’export dei distretti industriali piemontesi supera i 6,4 miliardi nel primo semestre 2024

Nel primo semestre 2024, le esportazioni dei distretti industriali del Piemonte hanno raggiunto i 6,4 miliardi di euro, registrando una crescita dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo dato, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, evidenzia un incremento di 72 milioni di euro e sottolinea la resilienza dei distretti piemontesi, che hanno sovraperformato sia il totale economia (-4,6%) sia il manifatturiero (-4,5%) regionale. Inoltre, il confronto con la media dei distretti italiani (+0,2%) pone ulteriormente in risalto il dinamismo del territorio.

Distretti piemontesi: nuovi e mercati maturi trainano la crescita

Le vendite all’estero hanno mostrato un andamento positivo sia nei mercati maturi (+1,1%) con Irlanda, Stati Uniti, Danimarca e Regno Unito in testa sia in quelli emergenti (+1,3%) trainati da Hong Kong, Emirati Arabi Uniti, Messico e Polonia. Le contrazioni maggiori si registrano verso Svizzera, Belgio e Cina, mentre la Francia, primo mercato di sbocco con una quota del 13%, mantiene una crescita moderata (+0,7%).

Performance dei singoli distretti: agroalimentare in evidenza

Dei 12 distretti piemontesi, sei hanno registrato una crescita nel periodo: Dolci di Alba e Cuneo, Frigoriferi industriali di Casale Monferrato, Caffè, confetterie e cioccolato torinese, Oreficeria di Valenza, Riso di Vercelli e Macchine utensili e robot industriali di Torino.

I migliori risultati si osservano nel settore agroalimentare (+4,6% complessivo):

  • Dolci di Alba e Cuneo: +20,7% (+149 milioni di euro)
  • Caffè, confetterie e cioccolato torinese: +7,4% (+33 milioni di euro)
  • Riso di Vercelli: +0,5% (+1 milione di euro)

Non mancano alcune difficoltà: il settore dei Vini delle Langhe, Roero e Monferrato ha subito un calo del 3,5% (-35 milioni di euro), mentre il distretto di Nocciola e frutta piemontese ha registrato una contrazione del 20,6% (-30 milioni di euro).

Il comparto della meccanica ha chiuso il semestre in calo dell’1%, con performance diversificate:

  • Frigoriferi industriali di Casale Monferrato: +19,2% (+32 milioni di euro)
  • Macchine utensili e robot industriali di Torino: +0,3% (+2 milioni di euro)
  • Rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia: -4,5% (-37 milioni di euro)
  • Macchine tessili di Biella: -18,3% (-11 milioni di euro)

Cale l’export del sistema moda piemontese

L’export del sistema moda piemontese ha registrato un calo dell’1,2%, con performance opposte tra i due distretti principali: l’Oreficeria di Valenza è cresciuta dell’1,1% (+11 milioni di euro), mentre il Tessile di Biella, pur in calo del 3,1% (-37 milioni di euro), si conferma tra i distretti tessili italiani più resilienti.

Il distretto dei Casalinghi di Omegna, unico rappresentante del sistema casa, ha invece registrato una contrazione del 13,2% (-4 milioni di euro).

Per quanto riguarda i poli tecnologici piemontesi, nel primo semestre 2024, hanno registrato un calo complessivo dell’export dell’1,2%, con andamenti divergenti: il Polo aerospaziale del Piemonte è cresciuto del 4,1% (+31 milioni di euro), mentre il Polo ICT di Torino perde il 9,8% (-46 milioni di euro).

Distretti piemontesi: le prospettive future

Gli analisti di Intesa Sanpaolo sottolineano che la ripresa diffusa dell’export dei distretti italiani potrebbe tardare fino al 2025, quando l’Europa inizierà a beneficiare del calo dell’inflazione e della riduzione dei tassi di interesse. Nel frattempo, sarà cruciale sfruttare le opportunità offerte dai mercati extra-europei, dove la domanda appare più solida. I distretti piemontesi, con il loro posizionamento competitivo, sembrano comunque ben attrezzati per affrontare queste sfide.

“La buona tenuta in generale delle esportazioni dei distretti piemontesi, in un contesto di domanda mondiale molto debole, è un segnale significativo di competitività, oltre che la conferma dell’eccellenza produttiva delle nostre pmi e di una cultura d’impresa solida, radicata nel territorio ma proiettata verso i mercati esteri, propensa a innovare e a investire sempre e comunque – ha commentato Andrea Perusin, Direttore Regionale Piemonte Sud e Liguria di Intesa Sanpaolo – Sosteniamo questa qualità distintiva con iniziative come i Laboratori ESG, che orientano le imprese nella transizione digitale ed ecologica, e il programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, che mette a disposizione delle imprese piemontesi consulenza e 10 miliardi di euro di finanziamenti per Transizione 5.0 ed energia, sviluppo internazionale e digitale, in stretta correlazione con gli obiettivi del Pnrr. Nel 2024 in regione abbiamo erogato a imprese e famiglie finanziamenti per oltre 2,2 miliardi di euro”.

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