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Volkswagen, mossa anti Trump nell’elettrico: rilancio jv con Rivian fino a 5,8 miliardi. Qual è la strategia?

La mossa del colosso tedesco è vista dagli analisti come un modo di aggirare i problemi del settore dell’auto elettrica, colpito da una domanda in calo e dall’arrivo dei dazi di Trump

Volkswagen, mossa anti Trump nell’elettrico: rilancio jv con Rivian fino a 5,8 miliardi. Qual è la strategia?

Vado o non vado? Punto sull’elettrico oppure no? Il mondo dell’auto è nel caos, con molte aziende automolistiche e anche i consumatori che credono molto meno nell’elettrico, mentre sta per abbattersi, soprattutto in Cina, ma anche in Europa, la scure dei dazi da parte di Trump.

In questa situazione è da registrare la mossa in contrattacco del Gruppo Volkswagen. Il colosso tedesco ha annunciato il rilancio con un ulteriore investimento di 800 milioni nella joint venture con Rivian, ex start-up prodigio dell’auto elettrica Usa. L’investimento totale del secondo produttore mondiale sale così del 16% a 5,8 miliardi di dollari. La Jv, denominata Rivian and VW Group Technology, annunciata a giugno, mira a sviluppare architetture e software per veicoli elettrici. Il colosso tedesco è entrato nella società come un cavaliere bianco in un momento di faticosa risalita dell’ex startup, con produzione intorno ai 60mila veicoli nel 2024 e una perdita vicina ai 3 miliardi, oltre 30mila dollari a veicolo nel secondo trimestre.

Le azioni di Rivian hanno corso anche oltre il 21% e hanno chiudo ieri a 12,03 dollari in rialzo del 13,71%, spingendo la capitalizzazione verso i 13 miliardi anche se dopo l’Ipo di 3 anni fa era volata oltre i 100 miliardi. Le azioni ordinarie di Vw hanno perso il 2,30% a Francoforte ieri e oggi sono praticamente ferme sulla parità a 82,02 euro.

I nuovi suv R2 di Rivian e la divisione Scout Motors di Vw

Rivian sta preparando il lancio di un suv più piccolo e più economico chiamato R2, ma è in difficoltà per gli alti costi di finanziamento e per la domanda di auto elettriche in calo. “Questa partnership e questo accordo ci garantiscono il capitale necessario non solo per portare Rivian al lancio dell’R2 nello stabilimento di Normal (Illinois), ma anche per assicurare il lancio e la crescita dell’R2 nel nostro impianto in Georgia e raggiungere un cash flow positivo”, ha dichiarato RJ Scaringe, ceo di Rivian. La costruzione dello stabilimento in Georgia era stata rinviata, e lo scorso mese la società ha presentato domanda per un prestito federale per avviare i lavori. Volkswagen nel 2022 ha creato la divisione Scout Motors per produrre negli Usa automobili elettriche e veicoli da fuoristrada. E proprio i nuovi suv e pick-up elettrici di questa divisione saranno tra i primi a utilizzare la nuova architettura.

E’ una strategia che Volkswagen sta seguendo anche in Cina, dove con Xpeng punta a utilizzare la piattaforma del partner (orientale) per produrre nuove vetture elettriche pensate per il mercato cinese entro il 2026.

Potrebbe essere la mossa vincente contro i dazi di Trump

In tempi di maggiori dazi annunciati dall’amministrazione Trump anche verso l’industria europea potrebbe rivelarsi una mossa vincente per il gruppo di Wolfsburg.

“La strategia di ulteriore investimento di Volkswagen nella joint venture con Rivian – commenta Dario Duse, responsabile EMEA divisione Automotive&Industrial e Country Leader Italia di AlixPartners al Sole24ore– potrebbe essere mirata sia all’incremento di quote di mercato in Nord America, avendo tra l’altro un’ulteriore base locale già avanzata sui software defined vehicles (Sdv) che consentirebbe di aggirare il probabile ostacolo di barriere ulteriori che il nuovo governo americano ha promesso a gran voce, sia di accelerare il percorso di recupero che Vw stessa, come altri costruttori occidentali, deve comunque fare anche “in casa”. Da questo punto di vista non pare casuale il fatto che la jv con Rivian veda come figure apicali proprio il chief software officer di Rivian e il chief technical engineer del gruppo Vw”.

Il colosso tedesco aveva declinato l’opportunità di unire le forze con Renault per i veicoli di segmento basso. Ora, continua Duse, Vw sembra punti a partnership mirate “native” in Nord America e in Cina con Xpeng, con possibili ricadute positive di competenze e approccio anche sull’headquarter del gruppo. Si tratta di forme di M&A che si basano sullo sviluppo e condivisione di piattaforme, che offrono vantaggi tangibili senza necessariamente passare attraverso operazioni di fusione o acquisizione più ampie e critiche da eseguire”. In un periodo così complesso e debole per l’automotive, “chi è maggiormente avanti sui Sdv sono proprio i nuovi player, tra cui anche Rivian, Xpeng e un’altra cinese, Nio” ha detto Duse al Sole24ore“.

La joint venture con Rivian potrebbe anche aiutare Vw a risolvere i problemi della sua divisione software, Cariad, afflitta da ritardi e perdite sin dalla sua creazione. Di recente alcune indiscrezioni hanno diffuso l’ipotesi che Cariad diventi parte della nuova società. Una spinta su tempi di sviluppo e Sdv è cruciale per Volkswagen.

Il colosso di Wolfsburg sta discutendo con il sindacato un piano di taglio dei costi senza precedenti. Si era anche parlato della chiusura di tre siti produttivi su 10 in Germania, ma poi si è fatta strada l’ipotesi di una riduzione del 10% degli stipendi, unico modo per salvare posti di lavoro e rimanere competitivi, dopo un doppio allarme profitti.

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